Da Lampedusa è un viavai di migranti. Vengono intercettati in mare e scortati al molo, in attesa di una destinazione su terraferma o che venga fatto posto all'Hotspot garantendo il turnover. Anche ieri sono stati trasferiti almeno 200 migranti a Porto Empedocle per essere poi sistemati nelle strutture individuate, oggi si prevede il trasferimento di un centinaio di persone «e sulla base di una programmazione progressivamente aggiornata si provvederà allo svuotamento dell'hotspot» ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, anche se, visti gli arrivi del solo mese di luglio pari a 2.152 (dati del Viminale aggiornati a ieri), lo svuotamento appare un'utopia.
Dopo le proteste di Amantea, a seguito della sistemazione in un centro di 13 pakistani positivi al Covid 19, che martedì sono stati trasferiti al Celio di Roma, la protesta di lunedì a Porto Empedocle, dove i cittadini lamentano prenotazioni disdette e temono per la salute per via del passaggio dei migranti provenienti da Lampedusa, e la fibrillazione nel Ragusano per lo sbarco di 11 migranti positivi al coronavirus che ieri sono stati trasferiti accogliendo da Roma la richiesta del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, il numero uno del Viminale ha fatto sapere che scade oggi la gara per il noleggio di navi su cui fare espletare la quarantena ai migranti. Sempre che la gara non vada deserta, la nave che affiancherà la Moby Zazà nel suo compito costerà la bellezza di 4.037.475,00 più Iva per la permanenza a bordo di 285 persone, di cui 250 migranti per 101 giorni. Si tratta di 40mila euro al giorno, 160 euro a migrante, il quale costerà 4.800 euro al mese a spese dei cittadini. Per l'onorevole Annalisa Tardino della Lega, si tratta di una «scelta scellerata da parte di un governo incapace di chiedere all'Europa una gestione efficace del fenomeno migratorio».
Il Viminale rassicura sul fatto che «a Lampedusa, particolarmente esposta, ai migranti viene effettuato il test sierologico», ma non sembra bastare alla gente, per cui il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha emanato un'ordinanza che obbliga la quarantena per almeno 14 giorni sulla nave di arrivo, ove possibile, o su navi-quarantena predisposte dal governo e istituisce «aree speciali all'interno dei porti interessati dagli sbarchi». «Nessuno può andare oltre quella fetta di territorio nel porto, nessun immigrato. Pretendiamo controlli e cordoni di polizia severissimi».
Per Musumeci tra i migranti sbarcati vi sono «decine e decine di positivi». Sul piede di guerra il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, perché il porto «non può assolutamente essere un luogo di stazionamento di tutti gli immigrati contagiati». Sui migranti è guerra. Interviene pure l'assessore alla Salute Ruggero Razza e col sindaco di Pozzallo non se le mandano a dire in merito all'ordinanza.
Musumeci ha infine un messaggio per le Ong: «Lo sappiano con chiarezza: in Sicilia la quarantena si fa solo a bordo delle navi, che lo Stato deve tenere ormeggiate in rada». Intanto continuano gli sbarchi autonomi. Ieri a Sant'Antioco in Sardegna sono arrivati 8 algerini, che sono stati individuati dai carabinieri mentre tentavano di dileguarsi.
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