Nuovo scontro tra i magistrati e il ministro Salvini. Questa volta il battibecco è scoppiato per una presunta fuga di notizie con cui il titolare del Viminale avrebbe annunciato un'operazione contro lo spaccio di droga in Lombardia. L'operazione, come ricordato da Salvini, ha portato all'arresto di undici stranieri a Varedo, nella provincia di Milano. Il vicepremier in una nota della mattinata ha annunciato: "Beccati undici pregiudicati stranieri, quasi tutti irregolari, per tentato omicidio, spaccio, detenzione e porto abusivo di armi. Scatenavano la guerra per il controllo della droga a Varedo, nel Milanese: nessuna pietà per i venditori di morte. Grazie ai Carabinieri! Pene esemplari ed espulsioni!". Alle parole di Salvini però è seguita, nel pomeriggio, la risposta della Procura di Monza che ha "bacchettato" il titolare degli Interni: "In ordine ad una operazione di polizia nella zona di Varedo a seguito della commissione dei reati di tentato omicidio, spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi, preciso che l’operazione, coordinata dalla Procura di Monza, è ancora in corso. L’anticipata pubblicazione delle notizie- ammonisce il procuratore- espone a rischio il buon esisto dell’operazione stessa", ha affermato il procuratore, Luisa Zanetti.
Insomma tra le toghe e il Viminale si apre un altro terreno di scontro che di fatto riaccende il braccio di ferro in corso in questi giorni tra una parte della magistratura e il leader della Lega.
Solo questa mattina l'Anm ha tuonato contro il vicepremier chiedendo tutele al Csm dopo gli attacchi di ieri a seguito della sentenza del Tar della Toscana che ha cancellato le zone "anti-balordi" vulute dalla Prefettura ed elogiate dallo stesso ministro degli Interni. Lo scontro prosegue e a quanto pare potrebbe durare a lungo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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