La Boldrini in guerra contro gli uccelli. Roma, si sa, tra topi, maiali, gabbiani e piccioni, è diventata uno zoo ma la Camera dei deputati ha ingaggiato da tempo una vera e propria lotta contro i pennuti.
Il cortile di Palazzo Montecitorio, ieri, è stato teatro di una scena da film horror quando il corpo agonizzante di un piccione è caduto su una rete di tiranti d’acciaio che era stata fatta installare un anno dal presidente della Camera, Laura Boldrini. Lo scopo era, appunto, quello di evitare che gli uccelli dessero fastidio agli onorevoli che trascorrono la “pausa sigaretta” nel famigerato cortile. Il mal capitato piccione di ieri, racconta Libero, è rimasto intrappolato nella rete voluta dalla Boldrini, dopo essere stato aggredito da un gabbiano che quasi gli staccava la testa. E, così, mentre i deputati erano in pausa pranzo, dal cielo è caduta una pioggia di sangue e sono dovuti intervenire addirittura i pompieri per levare il piccione da quella rete maledetta.
Gli uccelli sono diventati una vera maledizione per il presidente Boldrini. Prima hanno preso di mira il parcheggio delle auto riservato ai deputati, sommergendo i veicoli del loro guano. Quando è stata colpita l’automobile del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, lei ha fatto installare uno “scudo anti-cacca per gli onorevoli”, scrive Franco Bechis. Si tratta di altoparlanti disseminati fra i tre alberi che riproducono l’audio del grido di paura degli storni quando vengono attaccati dal falco pellegrino. Nonostante tutte le precauzioni, il giorno della discussione sulla legge elettorale alla tedesca, nel cortile di Montecitorio è apparso un uccello nero. Così come è arrivato, se n’è andato ma i commessi non hanno ancora capito come sia arrivato.
Secondo Bechis gli uccelli arrivano da una grondaia probabilmente bucata. Intanto un gabbiano ha nidificato indisturbato a piazza Montecitorio e i carabinieri avvertono i turisti di non dargli cibo altrimenti potrebbe attaccarli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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