Che questo governo sia piuttosto traballante non è un mistero. I fronti aperti sono diversi. Non passa un giorno senza che i gialli e i rossi (e Italia Viva) si scontrino sui temi più disparati. Così, mentre si parla di rimodulazione dell'Iva e di tutto ciò che gli sta dietro (anche se non vogliono dircelo), Matteo Renzi avverte Giuseppe Conte e il governo.
"Noi chiediamo solo che si rispetti l'impegno di non aumentare le tasse - ha esclamato Renzi a Otto e mezzo -. Da quello che leggiamo non ci sarà aumento dell'Iva quindi va bene così". Premessa fatta, arriva l'avvertimento. Il rottamatore, infatti, spiega che "se dico io di stare sereno (a Conte, ndr) non funziona granchè... Basta non aumentare le tasse". "A Franceschini - continua - dico che io non voglio essere il partito delle tasse. Gli italiani non sono gli ultimi arrivati e non è che li puoi prendere in giro. Un aumento dell'Iva dai 5 a 7 miliardi non è di sinistra ma è un gioco delle tre carte".
Nella lunga intervista al programma su La7, Matteo Renzi si dice (quasi) convinto che il governo "a livello nazionale" possa durare "fino al 2023".
E poi? "Non staremo con M5s alle prossime elezioni perché ci divide un abisso, noi speriamo di raggiungere la doppia cifra". Certo, scongiurate le elezioni anticipate dopo la crisi agostana e fatto il governo, una volta crollato tutto gli "amici" sono pronti a dividersi. Già Renzi si è portato avanti fondando Italia Viva.
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