Ora "Soldi" di Mahmood si trasforma in "Porti" per fare il verso a Matteo Salvini

Il brano vincitore di Sanremo è stato storpiato da "Un giorno da pecora" per ironizzare sul ministro dell'Interno

Ora "Soldi" di Mahmood si trasforma in "Porti" per fare il verso a Matteo Salvini

Da "Soldi" "Porti". Già, il brano di Mahmood, vincitore – con un mare di polemiche – di Sanremo 2019 è stato storpiato in "Porti" per fare il verso a Matteo Salvini.

Come? Grazie alla fantasia delle trasmissione "Un giorno da Pecora", su Rai Radio Uno, la canzone (che sta spopolando anche su Spotify) è stata trasformata in un pezzo political-pop, il cui testo ironizza le battaglia politiche del ministro dell’Interno in materia di immigrazione, oltre che l'attuale stato di salute del governo giallo-verde.

Il video realizzato dalla trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, in pochi giorni ha fatto registrare due milioni di visualizzazioni: merito di un testo satirico - cantato dall'Orchestrina di "Un Giorno da Pecora" - in cui il ritornello sanremese "Penso solo ai Soldi, Soldi" diventa: "Chiudiamo tutti i Porti, Porti...".

Di seguito, ecco il testo integrale dalla canzone satirica:

Sono io il capo del governo
Anche se sono il ministro dell'Interno
I processi mi fanno un baffo
Ma se non mi processano è meglio

L'immigrato no non deve sbarcar
Aiutiamolo a casa sua
I porti lo sai li chiudiamo già.

E allora chiudo qua chiudo qua chiudo qua
Andate a lavorar lavorar lavorar
Penso più veloce per capire se Di Maio tu mi fregherai

Ho avuto tempo di chiarire che se voti sì il governo

sfascerai
È difficile col processo
Volevo fa' il poliziotto
Dell'Europa me ne sbatto

Adesso che
Chiudiamo tutti i porti porti
E pure tutti gli aeroporti porti
Dimmi se Di Maio te ne fotti fotti

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