Appostati dietro ai cespugli per fotografare Meghan, quasi come all'inseguimento di Diana nel '97. Nuova puntata della guerra di Harry e Meghan contro tabloid e paparazzi, accusati di perseguitare la duchessa e di aver anche tentato di riprendere gli interni della villa con teleobiettivi molto potenti. La coppia stavolta lancia solamente un avvertimento tramite avvocati ma a giudicare dai precedenti c'è da prenderli sul serio. I due hanno diffidato i media dal pubblicare immagini «rubate» come quelle realizzate dai paparazzi e diffuse dai tabloid sull'isola di Vancouver, in Canada, dove i giovani sposi hanno deciso di trascorrere i primi giorni seguiti alle loro «dimissioni» da membri a tempo pieno della Casa reale inglese. In attesa che Harry raggiungesse Meghan dopo aver «trattato» la sua uscita con la Regina, lei è stata fotografata in abbigliamento supercasual (simbolo della sua nuova vita lontano dal palazzo) in un parco pubblico, col piccolo Archie, 8 mesi, sul marsupio, e i due cani della coppia al guinzaglio. Immagini spensierate, come quelle di Harry, anche lui fotografato appena messo piede in Canada con un volo di linea da Londra (non più un jet privato) della British Airways. Ma la pubblicazione evidentemente non è andata a genio al principe, che da quando ha sposato Meghan ha inasprito la sua guerra a tabloid e paparazzi, portando la moglie a partorire in assoluta segretezza e limitando l'esposizione mediatica del figlio. Tutto ciò mentre la coppia intraprendeva alle azioni legali contro alcune testate popolari, il Sun e il Mirror per presunte intercettazioni telefoniche illegali, e il Mail on Sunday per violazione della privacy dopo la pubblicazione delle lettere tra Meghan e il padre. Non solo: Harry e Meghan hanno anche ottenuto, un anno fa, il pagamento dei danni e le scuse di un'agenzia che aveva scattato foto aeree del cottage preso in affitto nell'Oxfordshire per sfuggire a occhi indiscreti.
Ma davvero i duchi pensano di potersi ritagliare più privacy in Canada alzando il livello dello scontro con paparazzi e tabloid? Non è affatto detto che accada. Perché dopo la morte di Diana il Regno Unito ha adottato una serie di misure per limitare le intrusioni e proteggere «le giovani principesse» ben più aspre di quelle previste da un Paese come il Canada o dagli Stati Uniti. Non solo. Meghan e Harry restano personaggi pubblici e sarà quasi impossibile vietare che vengano fotografati in luoghi come un parco (per di più sorridenti come Meghan).
Nel frattempo non smette di far discutere l'altra questione, quella della scorta dei duchi e di chi deve e dovrà pagare per la loro sicurezza in Canada. I due uomini al seguito di Meghan durante la passeggiata erano un poliziotto britannico e un «mountie», un agente canadese.
E nelle stesse ore in cui l'immagine circolava hanno superato quota 80mila le firme alla petizione lanciata dalla Federazione dei Contribuenti canadesi, contraria a pagare le spese per la difesa dei Sussex. Anche la deputata Laurel Collins, eletta nell'area in cui Harry e Meghan cercano una nuova vita, è stata chiara: «Non sono loro la nostra priorità».
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