Parentopoli a 5 stelle, ennesimo caso a Roma

Sta facendo discutere il caso di un assessore nominato all'undicesimo municipio, moglie di un esponente grillino

Parentopoli a 5 stelle, ennesimo caso a Roma

Un'altra parentopoli grillina? Il nuovo assessore dell' XI municipio di Roma, espressione del M5S, è la moglie di "un'attivista della prima ora", candidato alle regionarie. Da quanto si apprende qui, quest'ultima nomina targata 5stelle sta suscitando più di una polemica nell'ambiente politico romano. Maria Rosaria Porfido, il nuovo assessore all'istruzione del municipio in questione, è stata nominata il 9 ottobre, due mesi dopo le dimissioni di Marina Loi. Il motivo della polemica è riscontrabile, appunto, nel fatto che "al netto delle competenze", come è scritto in questo articolo di RomaToday, ci si troverebbe dinanzi all' "ennesimo caso di parentopoli grillina".

L'opposizione, insomma, non ci sta e alza i toni sulla vicenda. "Oggi è stata nominata come nuovo assessore alle politiche educative, culturali e sportive del Municipio XI la dott.ssa Maria Rosaria Porfido". E ancora: "Non sappiamo se la scelta sia ricaduta su di lei per il profilo professionale o piuttosto perché si dà il caso che la Porfido sia la moglie di un importante attivista del Movimento 5 Stelle", hanno dichiarato Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, e Daniele Catalano, consigliere municipale dello stesso partito, che proseguono: "il marito della Porfido si sta candidando alle regionarie del Movimento per poter poi successivamente partecipare alle elezioni regionali previste per il 2018 insieme alle politiche. Per chi ha fatto del merito e della trasparenza un cavallo di battaglia sin dal principio questa nomina pare l’ennesima panzana raccontata agli elettori. Infatti dei 30 curricula arrivati in questi due mesi, il caso vuole che la scelta per il nome del nuovo assessore sia ricaduta proprio sulla moglie di un attivista che gestisce il meet up Arvalia 5 Stelle".

Salavatore Serra, marito della Porfido, è un grillino delle origini. Gestisce, quindi, un blog ed è membro del meet up di Arvalia. Niente di strano o di giuridicamente rilevante, se non fosse che il Movimento 5 Stelle ha apertamente criticato le parentele in politica sin dalla sua fondazione. La parentopoli romana dei pentastellati prosegue.

In riferimento a questo articolo, l'assessore del Movimento 5 Stelle ci ha tenuto a replicare che: "Il fatto che mio marito sia un attivista come centinaia di altri non ha sicuramente pesato nella scelta, poichè il Municipio ha bisogno di persone valide in grado di svolgere il ruolo al meglio e non di fare favori ai propri attivisti". E ancora: "Nello specifico mio marito ha diversi interessi in campo sociale, sportivo, tecnologico e religioso (come si può constatare da una facile ricerca su web e social) e l'essere attivista MS5 è solo uno di questi.

E' un dirigente di una multinazionale, con un curriculum di alto livello il nostro è un impegno innanzitutto civico, nel caso di mio marito anche politico in maniera disinteressata il tenore di vità è soddisfacente, a che pro rischiare la reputazione e carriera?". La nomina, insomma, avrebbe seguito un iter trasparente e senza pressioni.


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