Il Pd affonda nello ius soli

Il Pd affonda nello ius soli

Enrico Letta, persona colta e raffinata, come prima medicina per l'Italia malata ha elencato lo ius soli il diritto per qualsiasi neonato di essere automaticamente italiano e il diritto di voto a 16 anni per una leva elettorale di adolescenti da far votare Pd per grazia ricevuta. L'idea non è nuova, ma incompleta: c'è il problemino della sharia, la legge penale che ogni persona di fede islamica riconosce come prevalente sulla legge del Paese in cui vive. Il Regno Unito ne sa qualcosa, con i tribunali islamici che applicano, nella patria della Common Law, la legge del taglione e della sottomissione alle donne. I Paesi islamici non hanno sottoscritto la dichiarazione sui diritti dell'Uomo ma se ne sono fatti una loro contro i principi delle Nazioni Unite. In Germania puoi, sì, diventare tedesco, ma devi sostenere un esame linguistico e di accettazione delle leggi che ti rende un assimilato tedesco, non un immigrato. Letta ha appena imposto al Pd le quote rosa trattando le donne come curiosità biologiche da tutelare, anziché persone uguali alle altre persone come negli altri partiti fra cui spicca la leadership di Giorgia Meloni che non risulta essere un maschio Alfa.

Con tutta la stima e la simpatia, ma dopo il casino che il Pd ha regalato all'Italia imbastardendo il suo Dna con quello della Banda Pagliacci, davvero Enrico Letta non ha - se non proprio un sogno - almeno uno straccio di progetto per un Paese appestato dal virus, dalla retorica e dalla guerra per bande del suo partito?

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