Il Pd in pressing su Alfano per disarmare i franchi tiratori. E i centristi sono pronti a dire sì

Manovre della Boschi per convincere Ncd a votare Mattarella. In serata Alfano rompe gli indugi e si orienta per il sì al nome indicato da Renzi. L'ufficialità nella riunione dei gruppi di domani

Il ministro degli Interni Angelino Alfano con il premier Matteo Renzi
Il ministro degli Interni Angelino Alfano con il premier Matteo Renzi

Dopo la seconda votazione andata a vuoto, Matteo Renzi e il Pd intensificano le trattative con le altre forze politiche per consentire l'elezione di Sergio Mattarella alla quarta votazione, prevista per sabato mattina.

Una strategia messa in piedi soprattutto per conquistare una decina di voti in più e minimizzare il rischio franchi tiratori, mai scongiurato anche se il nome di Mattarella sembra piacere anche alla maggioranza Pd. Mentre il premier "conta" i suoi, sembra che Maria Elena Boschi stia cercando di convincere i parlamentari Ncd a sostenere il candidato democratico. Secondo l'Huffington Post, infatti, il bel ministro delle Riforme si sarebbe intrattenuta a lungo a Montecitorio con Enrico Costa, viceministro alla Giustizia, con lo stesso Angelino Alfano e poi con Maurizio Sacconi.

E nonostante il viceministro assicuri il suo appoggio alla linea dettata da Silvio Berlusconi, nel Nuovo centrodestra sarebbero tra i 12 e i 16 quelli pronti a sponsorizzare Mattarella nel segreto dell'urna. "I nostri senatori vogliono votare Mattarella, sono decisissimi", racconta un colonnello alfaniano a l'Huffington Post. In particolare il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin sarebbe convinta che incaponirsi sul no al candidato Pd rischia solo di nuocere al Paese e al governo. Anche per questo Alfano starebbe pensando di chiedere ai suoi di uscire dall'Aula al momento del voto, anche per eviare figuracce nei confronti del Cavaliere.

"Il punto è politico", assicura però Maurizio Sacconi, sottolineando di non essere stato convinto dalla Boschi e il no non riguarda in particolare la figura di Mattarella: "Il punto è che c’è un cambio di maggioranza", ha spiegato, "Il Pd ha vestito con la divisa dei Soviet un giudice costituzionale democristiano".

Dopo una giornata densa di incontri, arriva la conferma: Alfano ci ha ripensato. Nella quarta votazione il Nuovo centrodestra voterà sì a Mattarella. Anche se manca l'ufficialità (arriverà domattina, dopo la riunione congiunta dei gruppi di Area Popolare: "Abbiamo deciso di rinviare la riunione congiunta dei gruppi di Area popolare a domani alle ore 8 - fanno sapere i capigruppo di Camera e Senato di Ap, Nunzia De Girolamo e Maurizio Sacconi -.

6080007553101px; line-height: 1.538em;">Durante la riunione decideremo la posizione che terrà il nostro gruppo. Sono ancora in corso contatti con Forza Italia".

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