Il piano azzurro per l'indipendenza energetica. Salvini: sì al nucleare

Nella proposta di Fi si punta su gas e reattori: "Sblocco immediato di progetti e investimenti sulle rinnovabili". Pd e M5s contro la Lega: "Soltanto propaganda in versione Papeete"

Il piano azzurro  per l'indipendenza energetica. Salvini: sì al nucleare

Il dibattito sul nucleare è sempre più la cartina di tornasole di una maggioranza divisa. Tiene banco per un'altra giornata il botta e risposta tra centrodestra, M5s e Pd sulla «tassonomia» Ue che inserisce l'atomo e il gas nucleare nell'elenco delle fonti di energia verde. La bozza della Commissione Ue, che dovrà essere approvata da Consiglio ed Europarlamento nei prossimi mesi, ha spaccato in due lo schieramento che sostiene Mario Draghi a poco più di due settimane dall'inizio del voto per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. E se il Pd sceglie di andare a traino dei Cinque Stelle con un secco no alla proposta di Bruxelles, il leader della Lega Matteo Salvini rilancia. Giovedì il segretario del Carroccio aveva chiamato in causa Draghi, chiedendogli di prendere una posizione chiara sul tema. Un pressing proseguito ieri. «L'Italia ha bisogno di gas e nucleare pulito per aiutare famiglie e imprese a pagare bollette meno care, non ci servono dei No ideologici - affonda di nuovo Salvini - siamo sicuri che il premier Draghi e il ministro Cingolani sosterranno l'impostazione della Commissione europea: meno emissioni, bollette meno care e più indipendenza nazionale per luce e gas».

L'indipendenza energetica e il caro bollette sono al centro del Piano Energia di Forza Italia presentato al governo dal coordinatore degli azzurri Antonio Tajani e dal deputato e responsabile dei Dipartimenti del partito Alessandro Cattaneo. Fi punta su «gas e nucleare pulito» e invoca «lo sblocco immediato di progetti e investimenti in energie rinnovabili». Cattaneo con Il Giornale sottolinea: «Oggi il caro bollette è dovuto soprattutto ad anni di politiche dei no, che hanno fatto sì che l'Italia oggi abbia una dipendenza energetica, legata soprattutto al gas importato dalla Russia». Fi chiede al governo di «investire sui rigassificatori, sbloccare le estrazioni del gas naturale italiano, acquistare stock di gas nel medio periodo e impostare trattative a livello europeo per negoziare gli approvvigionamenti». Aggiunge Cattaneo: «Sappiano gli italiani che abbiamo sbloccato il Tap che il M5s voleva fermare, oggi senza il Tap avremmo un altro 10% in più di rincari». Il senatore della Lega Paolo Arrigoni dice: «Bene che la Commissione Ue abbia riconosciuto gas naturale e nucleare nella tassonomia verde, ma la bozza è un favore a paesi come la Germania che hanno ancora in esercizio tante centrali a carbone e a lignite».

Diversa la posizione del portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli: «È una bugia scandalosa e vergognosa quella di Matteo Salvini che sostiene che con il nucleare il costo delle bollette elettriche diminuirebbe». Mentre per il deputato del Pd Enrico Borghi «Salvini fa solo propaganda spicciola in versione Papeete». Twitta sul tema la deputata dem Laura Boldrini: «Il nucleare ha provocato catastrofi ambientali di portata epocale, il futuro sono le rinnovabili, Salvini se ne faccia una ragione». Categorico il vicepresidente del M5s Mario Turco: «Il nucleare e il gas non fanno parte di quel futuro di cambiamento, sostenibilità e tutela ambientale che va sostenuto e finanziato, chiediamo al governo di manifestare chiaramente la sua contrarietà in Europa».

«Il nucleare non è la risposta adatta per contenere il rincaro delle bollette», dice il deputato del M5s Francesco D'Uva. E si fa sentire Alessandro Di Battista, che in un post su Facebook attacca Draghi e l'establishment «che ha pensato che nucleare e trivellazioni siano parte integrante della transizione ecologica».

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