Il piano per le terze dosi. "Da gennaio per tutti. Subito i richiami per J&J"

Speranza: "Le scorte per gli over 18 ci sono". Sileri: obbligo di green pass fino a primavera

Il piano per le terze dosi. "Da gennaio per tutti. Subito i richiami per J&J"

La campagna vaccinale moltiplica gli obiettivi alla luce della crescita, contenuta, dei contagi. Il traguardo più atteso è ancora quello di una copertura che raggiunga il 90% della popolazione vaccinabile entro novembre. Sono ancora oltre due milioni le persone che non hanno ricevuto neppure una dose. Ma accanto a questo si punta alle terze dosi, addizionali e booster, per tutta la popolazione.

La priorità per il richiamo booster spetta a chi ha fatto il monodose Johnson e Johnson perché può essere somministrato a partire da due mesi dalla prima inoculazione mentre per tutti gli altri vaccini l'attesa è almeno sei mesi dalla seconda dose.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadisce che la terza dose «è un pezzo fondamentale della nostra strategia: ci si può vaccinare con la terza dose a partire dal personale sanitario, dalle Rsa e tutte le persone che hanno più di 60 anni e per cui siano passati almeno sei mesi dal completamento del ciclo». L'estensione a tutta la popolazione è comunque in agenda con l'esclusione degli under 18 e Speranza conferma che non ci sono problemi di forniture: «siamo in grado di assicurare la terza dose a tutti».

Per il richiamo dopo il vaccino Janssen è arrivato il via libera della Food and Drug administration un paio di settimane fa con l'indicazione di eseguirlo «ad almeno due mesi di distanza dalla prima dose» visto che gli studi presentati dalla J&J evidenziavano un aumento di quattro volte degli anticorpi con una dose somministrata a due mesi dalla prima. L'efficacia è però ancora più alta con la somministrazione fino a sei mesi dopo. In tempi brevi si dovrebbe pronunciare anche l'Ema. Un vertice della Commissione dell'Agenzia Nazionale del Farmaco, Aifa, è stato convocato il 28 e ci si aspetta una deliberazione sovrapponibile a quella della Fda Il richiamo coinvolgerebbe circa 300mila persone.

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si sbilancia rispetto al ministro precisando quelle che saranno le tappe della terza dose che «verosimilmente sarà necessaria per tutti». «Entro l'anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose», puntualizza Sileri. Una scelta che dovrebbe essere condivisa da tutta l'Europa, prosegue il sottosegretario «considerando il boom di contagi in alcuni paesi europei», dove insieme ai casi «aumenta il rischio che si diffondano nuove varianti».

Nessun dubbio per Sileri sull'efficacia e la sicurezza del vaccino anche per gli under 12. «Appena sarà approvato e sarà disponibile in Italia, io a mio figlio lo farei senza dubbio: ha 2 anni e se ci fosse un vaccino disponibile per la sua età lo farei subito».

Il sottosegretario infine conferma l'orientamento del governo a mantenere

l'obbligo di green pass anche dopo la fine dell'anno, almeno fino a primavera. «Lo toglieremo, ma non ora. Bisogna procedere per gradi. Prima toglieremo l'obbligo del distanziamento, poi le mascherine e infine il green pass».

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