La maggioranza tiene, Matteo Renzi incassa un'altra sconfitta e la riforma della prescrizione procede nel suo iter. È infatti fallito il secondo assalto alla riforma in Commissione Affari costituzionali e bilancio della Camera dei deputati, dove Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Liberi e Uguali e altri membri del Gruppo Misto hanno bocciato con 9 voti di scarto – 40 i voti favorevoli rispetto ai 49 contrari – il cosiddetto lodo Annibali, che prende il nome dalla deputata (ex Pd) di Italia Viva Lucia Annibali.
Così, insomma, la maggioranza giallorossa respinge la proposta renziana sulla prescrizioni, facendo felice il ministro delle Giustizia Alfonso Bonafede, che si è già lasciato andare a dichiarazioni di soddisfazione: "Adesso basta mediazioni: domani andiamo in consiglio dei ministri con l'accordo di maggioranza". Entrando infatti a Montecitorio per il "Question Time", il Guardasigilli ha così parlato ai giornalisti che lo hanno intercettato: "Non ci sono ulteriori mediazioni, l'accordo nella maggioranza riguarda il cosiddetto lodo Conte-bis e stiamo continuando a valutare il veicolo normativo migliore".
Italia viva esce, come era previsto, sconfitta dalla votazione sul lodo renziano, emendamento al Milleproroghe che mirava a rinviare di un anno la riforma Bonafede sulla prescrizione. Con Italia viva hanno votato a favore tutte le forze di centrodestra: Forza Italia, Lega, e Fratelli d'Italia. E a proposito dei partiti di opposizione, gli azzurri di Silvio Berlusconi hanno presentato un emendamento al dl intercettazioni sulla prescrizione che ripristina la riforma Orlando, cancellando di fatto la Bonafede. La proposta è a firma della senatrice azzurra Fiammetta Modena. Alle 19.30 è fissata la seduta della commissione Giustizia.
L'amarezza di Lucia Annibali
"È stata una lunga e lenta agonia rispetto a questo lodo, si saranno anche organizzati per essere sicuri. Continuiamo a ritenere che sia stata una scelta di poco buon senso", il commento amaro della stessa Lucia Annibali, parlando proprio della bocciatura del suo lodo sulla prescrizione, da parte delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera. La renziana ha infine aggiunto: "Ci sembra una scelta irragionevole, perché continua ad andare in una direzione che non possiamo seguire per una questione di diritto, di merito, di principio". La Annibali, peraltro, è stata vittima di insulti e minacce sulla sua pagina Facebook a causa di aver proposto il rinvio dello stop alla prescrizione. Durissimo, a tal proposito, il compagno di partito Michele Anzaldi (e fedelissimo di Renzi), che su Facebook ha tuonato: "Insulti e minacce a Lucia Annibali sulla sua pagina facebook, per la proposta che porta il suo nome di rinvio dello stop alla prescrizione, sono indecenti e gravissimi.
La Polizia postale intervenga subito per identificare i responsabili. Serve una risposta esemplare per rapidità e durezza. Mi auguro che due donne come il ministro dell'Interno e il capo della Polizia postale valutino l'importanza di intervenire subito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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