Sarà votata lunedì la questione di fiducia sul dl immigrazione. Ma è già scontro con l'opposizione. Critiche arrivano, infatti, subito dopo la mossa del governo. «Arriva in aula - spiega il deputato Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali - il decreto clandestini e riparte la mangiatoia. Immaginiamo in queste ore la felicità di chi negli anni passati ha lucrato sull'immigrazione clandestina, si era dovuto fermare con l'arrivo dell'allora ministro Matteo Salvini e ora è pronto a rimettere le mani nella greppia, riempirsi il portafoglio e ringraziare il Pd. Le priorità per i dem sono altre, prima i clandestini, gli italiani si preparino a pagare».
Gli fa eco la deputata leghista Simona Bardonali: «È irrispettoso nei confronti degli italiani che in questo momento drammatico, il governo Conte pensi ad introdurre il decreto clandestini invece di aiutare le fasce economiche in difficoltà». L'onorevole Gregorio Fontana (Fi), spiega: «Con questo provvedimento il secondo Governo Conte disarticola le norme introdotte dai due decreti Salvini, che avevano dato risultati positivi». E prosegue: «Il modello del governo Berlusconi ha dato eccellenti risultati, evidenziati dal numero storicamente più basso di sbarchi. Questo decreto è molto lontano da quanto chiede l'Europa per essere messa nelle condizioni di aiutare l'Italia». Fabio Rampelli (Fdi), tiene a dire: «Con i 5 miliardi di euro all'anno avremmo costruito cinque città sontuose in Africa, belle e ricche come l'Antica Babilonia. Invece il governo a trazione Pd si rende complice dei trafficanti di uomini». Il leader della Lega Matteo Salvini non le manda a dire: «La Camera oggi si sta occupando dei dl sicurezza. Sembra urgente? Non penso che sia urgente riaprire i porti e tornare a alimentare il business dell'immigrazione clandestina. Terremo la maggioranza in aula finché non ritirerà questi decreti che riportano l'Italia indietro». La deputata dem Laura Boldrini replica: «Jo Biden ha affermato America is back.
Parafrasandolo, con il drastico superamento dei decreti Salvini, voglio dire con grande soddisfazione: Italy is back, l'Italia è tornata. È tornata quel Paese culla di diritti umani e libertà civili, fiero del suo senso di umanità, inserito nel consesso europeo».
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