Decrescita felice, tasse al 72%, università gratis per tutti. Questa campagna elettorale si è rivelata come una grande fiera di proposte stravaganti, provenienti soprattutto da parte dei grillini e dei partiti di centrosinistra o a sinistra del Pd.
Economia, le contraddizioni del centrosinistra
Sul versante economico colpisce il programma iperliberista di +Europa, la lista guidata da Emma Bonino, che prevede di congelare la spesa nominale per cinque anni mettendo in atto forti politiche di spending review. Una proposta molto recessiva e in contro tendenza rispetto alle richieste di maggiore flessibilità portate avanti da Matteo Renzi in questi ultimi anni, sia in qualità di premier sia in veste di leader del Pd. Anche la Lista Insieme ha una forte vocazione europeista che si esprime nella speranza che l’Ue voglia attuare il ‘Piano Prodi’ di investimenti per 150 milioni sul ‘welfare sociale’. Più un’illusione che un auspico concreto e, viste le esigue percentuali che i sondaggisti attribuiscono ai prodiani, questo punto programmatico sembra rientrare nel ‘libro dei sogni’.
Dalla decrescita felice ai negozi chiusi la domenica
Il Movimento 5 Stelle, invece, propugna la filosofia della decrescita felice. Da ottenersi come? Ovviamente grazie al ‘reddito di cittadinanza’ che pagherebbe lo Stato. Per il rilancio dell’economia sembra ancor più surreale la proposta del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi: chiudere le attività commerciale durante la notte e i festivi. In un mondo globalizzato meno si lavora e più si guadagna, lo sanno tutti, no? Il cavallo di battaglia di Casa Pound, oltre l’uscita dall’euro, è il ‘Reddito Nazionale di Natalità’, ossia un assegno mensile da 500 euro da destinare, per i primi 16 anni di vita, a ogni figlio italiano nato da un genitore anch’egli nato in Italia. Una misura a prima vista coraggiosa per aiutare le famiglie ma, alla lunga, alquanto dispendiosa e di difficile realizzazione dal momento che, nelle due pagine di programma dei ‘tartarughini’ non si affronta il tema delle coperture finanziarie per attuare queste politiche.
A sinistra del Pd vince il motto 'spendi e spandi'
Liberi e Uguali, invece, propone un vero e proprio ritorno al passato con il ripristino dell’articolo 18, assunzioni di massa nel pubblico impiego e una tassazione che colpisca la proprietà privata e la ricchezza. A suscitare perplessità, però, è soprattutto l’abolizione delle tasse universitarie che, paradossalmente favorirebbe gli studenti più ricchi e coloro che non studiano, ossia i ‘fuori corso’. Una serie di iniziative tese a differenziarsi dal Pd ma che non raccoglie il consenso di tutto l’elettorato di estrema sinistra. In molti, infatti, guardano con interesse alla lista Potere al Popolo che punta a nazionalizzare Banca d’Italia, le principali banche del Paese e vuole ritornare all’Irpef con 32 scaglioni di reddito con l’aliquota più alta al 72%. Una norma in stile Robin Hood che fa il paio con la proposta scellerata di dare ai sindaci la facoltà di requisire gli immobili sfitti ai legittimi proprietari di casa così da risolvere il problema dell’emergenza abitativa. Per chiudere il cerchio Potere al Popolo vorrebbe abolire l’articolo 5 della legge Lupi con cui si nega agli occupanti abusivi l’allaccio ai servizi di luce, acqua e gas. Ma non solo. Vuole concedere l’amnistia a chi ha commesso reati legati alle lotte sociali, sindacali e ambientali. In estrema sintesi si tratta di far evitare il carcere a tutti i compagni dei centri sociali che si sono scontrati con le forze dell’ordine.
Lo strano concetto di sicurezza della sinistra
Potere al Popolo, per quanto riguarda la sicurezza, considera, inoltre, essenziale abolire il 41-bis per i mafiosi, eliminare la legge Reale e il Daspo Urbano recentemente introdotto dal ministro Marco Minniti per consentire ai sindaci di ‘espellere’ coloro che compiono “contrari alla pubblica decenza”. In soldoni la sfangherebbero i mafiosi, i black block, i parcheggiatori abusivi, i clochard violenti e ubriachi. Sempre in tema di sicurezza fa sorridere la dichiarazione d’intenti del Pd che vuole“arrestare la deriva securitaria” visto che “nella crisi dello Stato sociale abbiamo ceduto verso lo Stato penale”. Ammesso pure che vi sia stata una ‘deriva securitaria’ da parte dello Stato (ma sappiamo tutti che non c’è mai stata), chi l’avrebbe portata avanti se non il Pd stesso che ha espresso gli ultimi 3 presidenti del Consiglio?
Terrorismo e guerre? Meno Nato e meno e meno Usa
Per Casa Pound sicurezza e immigrazione vanno a braccetto e, pertanto, per fermare gli sbarchi sarebbe necessario un “intervento di pacificazione e stabilizzazione in Libia”. Tradotto: una guerra. Una soluzione che nasconde un paradosso: Se si vuole impedire l’arrivo di migranti economici perché si dovrebbe fare un intervento militare col rischio, poi, di trasformare i libici in profughi di guerra a tutti gli effetti? Colpisce, poi, come, in un periodo così travagliato per l’Europa che periodicamente viene travolta da attacchi terroristici, la maggior parte dei partiti di sinistra proponga di rimettere in discussione la Nato e la presenza delle basi Usa nel suolo europeo. Quest’ultimo punto è presente persino nel programma di una lista europeista e filoatlantica come +Europa.
Le idee salutiste e moraliste del Pdf e del M5S
Chi pensa al benessere e alla moralità dei suoi cittadini è, invece, il Popolo della Famiglia che vorrebbe obbligare tutti quelli che vogliono navigare sui siti pornografici a registrarsi con un documento d’identità. Il Movimento Cinque Stelle, molto ondivaghi quando si parla di vaccini, sono pronti a controllare o decidere cosa dovremmo mangiare per il bene della nostra salute.“È fondamentale educare alla salute, - si legge nel programma pentastellato sulla Salute - anche promuovendo un’alimentazione sana ed equilibrata”.
E ancora:“Molti prodotti ampiamente consumati, in particolare dalle fasce più giovani della popolazione, contengono ingredienti potenzialmente dannosi per la salute: un eccesso di grassi, eccesso di zuccheri raffinati e additivi”. Dopo i no vax, arrivano i no snack…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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