Renzi: "Banca Etruria usata come alibi per azzerare le critiche"

Renzi risponde in una lettera alle indiscrezioni riportate dalla Stampa

Renzi: "Banca Etruria usata come alibi per azzerare le critiche"

"Anziché continuare a evocare la vicenda Banca Etruria, su cui pure sarà interessante nelle prossime settimane ricostruire sul serio l'accaduto anziché usarla come comodo alibi per azzerare ogni critica, sarebbe interessante capire che cosa è accaduto nella vigilanza sugli istituti veneti e non solo".

Scrive così Matteo Renzi in una lettera inviata alla Stampa, smentendo "radicalmente la versione riportata" ieri dal quotidiano di Torino, che ha sostenuto che la banca commissariata fosse l'origine dello scontro sul governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

L'ex premier porta avanti la sua versione: "Non è vero che il Governo non sia stato informato per tempo dei commissariamenti delle banche in crisi, a cominciare da Banca Etruria. Ogni passaggio è stato concordato tra Palazzo Chigi e Mef in perfetta sintonia".

E poi aggiunge: "Il giudizio politico negativo sulla gestione degli organismi di vigilanza, che il Pd ha espresso nelle sedi proprie istituzionali al momento del rinnovo degli incarichi, non prima né dopo, non trae dunque spunto da presunte difficoltà istituzionali ma da una constatazione: le cose non hanno funzionato come avrebbero potuto e dovuto.

Il nostro giudizio politico è che in questi anni Banca d'Italia e Consob non abbiano garantito un sistema di controlli efficiente. E i primi segnali che vengono dalle sedute della commissione d'inchiesta rafforzano questa valutazione".

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