"Lavoreremo di più perché ci siano risultatì sul fronte della ripresa. L’Italia è già ripartita, ma ci vogliono le condizioni per ripartire in modo convincente e lavoreremo in agosto perché ci sia una ripartenza col botto a settembre". Il premier Matteo Renzi lancia segnali di ottimismo e rassicura gli italiani: "Vadano in ferie tranquillamente". Sarà, intanto le notizie, almeno per pensionati e partite Iva non sono incoraggianti. "Non sono in grado di garantire l’estensione degli 80 euro" a queste categorie, ha ammesso Renzi. Promessa non mantenuta, dunque.
In merito alla riforma del Senato, il presidente del Consiglio spiega che le riforme "stanno andando avanti in Senato e sono molto soddisfatto, spero che il clima di dialogo consenta di recuperare e che si possa discutere e dialogare nel dettaglio e che sarà così anche la prossima settimana che sarà conclusiva". E ancora: "Io penso che l’apertura da parte della maggioranza istituzionale, Fi compresa, e dal governo stesso possa essere apprezzata come noi apprezziamo il tono di alcune opposizioni. Si dialoghi, si discuta, si può anche non essere d’accordo ma bisogna arrivare al risultato. L'altro giorno al Senato ho sentito gridare "Non si può, non si può, non si può". Noi siamo quelli del "Si può fare", il contrario della logica del no, basta con la logica del no". Tuttavia, il capo del governo ha precisato che la riforma del Senato "non sarà definitiva, la maggioranza è disponibile, anche se avesse i numeri in ultima lettura per fare una scelta diversa, per andare a un referendum confermativo, perché l’ultima parola ce l’hanno i cittadini".
Intanto in serata, l’Aula di Palazzo Madama ha approvato l’articolo 2 del ddl costituzionale, che modifica la composizione del Senato e prevede che i membri siano in tutto cento: 95 scelti dai consigli regionali e cinque di nomina presidenziale. I sì sono stati 194, i no 26, otto gli astenuti. Assenti M5S e Lega. L’Aula ha applaudito il sì.
In merito al decreto Sblocca Italia, Renzi ha spiegato che "si compone di 10 capitoletti, il primo sblocca cantieri, per grandi e piccole opere ferme e già finanziate sbloccabili con semplificazioni e interventi ad hoc, che attiva risorse per 30 miliardi di euro euro e il 57% delle risorse sono private".
Sui conti pubblici e sulle previsioni errate sulla crescita economica, Renzi ha spiegato: "Se i dati sulla crescita non sono granché e sono altalenanti c’é certo un tema che riguarda l’Italia ma c’é un tema che riguarda l’eurozona: se chiediamo in Europa un cambio di politica economica non lo chiediamo per sforare, noi rispettiamo impegni ma ci sembra che, ad esempio, in Usa si cresca di più. Il dato della crescita noi lo aspettavamo più alto, in linea con le previsioni dell’Eurozona: non è quello che aspettavamo, cercheremo di lavorare con maggiore determinazione e decisione". Quanto al rischio di una nuova manovra, il premier rassicura: "Le cose si stanno rimettendo in carreggiata e quindi non c’è nessuna stangata in arrivo".
Una battuta anche sui nostri marò: "Noi non soltanto non dimentichiamo questa vicenda, ma vorrei dirlo con molta franchezza: ho molto fiducia nel nuovo governo indiano, nel nuovo primo ministro. Ho molta fiducia perché la questione sia risolta sulle basi del diritto internazionale, ci sono le condizioni per
538em;">fidarsi tra due Paesi che sono storicamente amici, auspichiamo che il governo amico di New Delhi abbia nei prossimi giorni e settimane la possibilità di affrontare insieme questa vicenda nel rispetto dei trattati internazionali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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