Renzi 'nasconde' il suo 730 e resta il mistero sulla villa

Sul portale web del Senato, dopo i canonici tre mesi di tempo, ancora non compare la sua dichiarazione dei reddito dell'ex premier Matteo Renzi

Renzi 'nasconde' il suo 730 e resta il mistero sulla villa

Matteo Renzi manca di trasparenza. Sul portale web del Senato, dopo i canonici tre mesi di tempo, ancora non compare la sua dichiarazione dei reddito. "Matteo è in Cina e tornerà domani pomeriggio (oggi, ndr). Sarà tutto online nei prossimi giorni, di sicuro prima di Natale", assicura il suo portavoce al quotidiano La Verità che, nel suo articolo, ricorda come l'ex premier non abbia ancora spiegato come abbia acquistato la villa di via Tacca a Firenze.

Renzi, in campagna elettorale, aveva dichiarato di avere appena 15mila euro sul conto e, pertanto, resta ancora un mistero come abbia potuto versare 400mila euro di caparra per una villa da 1,3 milioni di euro. "Se ne parla tra dodici mesi con la dichiarazione dei redditi 2019, per quest' anno non saprete di più", spiega ancora il suo portavoce. Eppure il suo ufficio stampa, negli scorsi mesi, aveva precisato che, sul caso della villa, tutte le informazioni sarebbero state rese note "come peraltro prevede la normativa per la trasparenza dei parlamentari". Nella dichiarazione del 2018 ci saranno, invece, gli incassi ottenuti come conferenziere (20mila euro a evento) e come presentatore del documentario Firenze secondo me. Ovviamente bisogna considerare anche lo stipendio da senatore di 14.000 euro al mese, mentre tutto il resto è circondato ancora da un alone di mistero. Sia chiaro, per Renzi, non è prevista nessuna sanzione a causa di tali mancanze e non vi sarebbe memmeno qualora decidesse di non pubblica alcunché.

"L' obbligo per i parlamentari di dichiarare la situazione patrimoniale, i redditi e le spese di propaganda elettorale è stato introdotto dalla legge 5 luglio 1982, n. 441", recita la norma di Palazzo Madama. "Tale legge dispone che i parlamentari debbano trasmettere alla Camera di appartenenza una dichiarazione concernente lo stato patrimoniale e le spese sostenute in proprio o dal partito in campagna elettorale. A tale dichiarazione si allega copia della dichiarazione dei redditi per le persone fisiche. La medesima legge disciplina le forme di pubblicità delle dichiarazioni depositate dai parlamentari presso ciascuna Camera (l' articolo 8 stabilisce infatti che tutti i cittadini elettori hanno diritto di conoscere le suddette dichiarazioni e l' articolo 9 ne prevede la pubblicazione in apposito bollettino, nel quale devono essere riportate anche le notizie risultanti dal quadro riepilogativo della dichiarazione)". Il Consiglio di presidenza del Senato, il 25 novembre 2010, ha deliberato la "facoltà per il senatore di autorizzare la pubblicazione online della propria situazione patrimoniale e della dichiarazione dei redditi".

Ma, nella lista degli inadempienti, compaiono anche altri big del Pd: Maria Elena Boschi, Pier Carlo Padoan, Marco Minniti e Dario Franceschini. Secondo Il Fatto Quotidiano ben 213 parlamentari su 945 non hanno ancora presentato il loro 730 agli uffici competenti e tra questi, fino a ieri, compariva anche il presidente della Camera Roberto Fico (reddito imponibile di 98.000 euro).

A Montecitorio, tra i 220 deputati grillini ve ne sono 49 inadempienti, mentre nella Lega sono 49 su 220 ma il gruppo meno trasparente è quello del Pd in cui 51 membri su 111 non hanno ancora presentato alcuna documentazione.

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