In gergo si direbbe una chiusura a riccio. La procura di Genova, dopo il question time di Matteo Renzi al ministro della Giustizia Carlo Nordio sul caso Open e le successive argomentazioni del Guardasigilli (ora è previsto un «rigoroso» accertamento di carattere conoscitivo per mezzo dell'Ispettorato generale), ha chiesto l'archiviazione per l'aggiunto Luca Turco e per il sostituto Antonino Nastasi.
I due erano stati denunciati dal leader d'Italia viva e da Marco Carrai per via della trasmissione al Copasir di atti che sarebbero dovuti essere distrutti, secondo la Corte di Cassazione. Il che, oltre alla rilevanza giuridica, ha assunto tratti di centralità politica, per via della condivisione del punto di vista di Renzi da parte di tutto quello che verrebbe da definire «fronte garantista». La vicenda è annotata anche nella nuova edizione de «Il Mostro», l'ultimo libro dell'ex presidente del Consiglio: «Visto che si deve andare di fretta per evitare di lasciare nel limbo il procuratore (la procura di Genova è la stessa del caso di Briatore e dello yacht, ndr.), c'è un giudice a Genova che ritiene che sia giusto che Turco possa ignorare la sentenza della Cassazione e trasmettere un atto al Parlamento pur sapendo che quell'atto è stato acquisito in modo illegittimo e che va distrutto?», si è domandato l'ex premier. Come premesso, la novità è una richiesta di archiviazione per Turco e Nastasi in cui si osserva che «al Copasir non può essere opposto il segreto d'ufficio o il segreto professionale e bancario. Il comportamento dei pm toscani è stato corretto».
Il fondatore di Iv - com'è noto - non è uno che molla il colpo: «La procura genovese - ha detto ieri, nel corso della presentazione della sua opera libraria a Padova - sostiene che se un pm non rispetta una sentenza della Cassazione non c'è modo di sanzionare quel comportamento: noi andremo nuovamente a Genova e ci opporremo», ha tuonato.
Subito dopo la precisazione: «Luca Turco non ha rispettato una sentenza della Cassazione: è giusto o non è giusto che un pm non rispetti le sentenze? Se a un pm arriva una sentenza che non gli piace e non la rispetta o è eversione o è anarchia», ha chiosato Renzi in merito. Qual è, intanto, il clima percepito attorno a questa storia? L'Associazione nazionale magistrati, in funzione degli accertamenti disposti da Nordio sulla procura di Firenze, ha emesso una nota in cui si legge quanto segue: «L'iniziativa ispettiva, ferme le prerogative costituzionali del ministro della Giustizia - continua - , non può e non deve avere alcuna capacità intimidatoria nei confronti dei magistrati, inquirenti e giudicanti che, in rispettoso silenzio, si occupano del procedimento suddetto nell'esclusivo adempimento dei propri doveri di ufficio». Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri non è rimasto a guardare: «Con una interrogazione - ha annunciato l'azzurro - chiederò al ministro della giustizia Nordio di valutare l'opportunità di un'ispezione nei confronti dei componenti della Giunta Toscana dell'Associazione Nazionale Magistrati che hanno sottoscritto una nota che contesta l'ispezione decisa dallo stesso Nordio su alcuni Magistrati toscani al centro di una ben nota polemica».
La procura di Firenze è balzata alle cronache in queste settimane
anche per via della scelta legata al nuovo procuratore. Il nome che viene ventilato da più organi di stampa, tra cui Il Riformista, è quello di Ettore Squillace Greco, che appartiene al correntone di Magistratura democratica.
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