"Restituite la tessera elettorale al Colle". Nuova protesta della Lega contro Mattarella

Non si arresta il muro contro muro. Dopo l'invito a far sparire la foto ufficiale del capo dello Stato dagli uffici pubblici amministrati da propri esponenti, ora la Lega propone ai semplici cittadini una forma di protesta contro Sergio Mattarella. L'idea è di intasare la buca postale del Quirinale facendo spedire agli elettori italiani le proprie tessere elettoriali. "Tanto a cosa serve votare se poi Mattarella decide in base a quello che gli ordinano i poteri forti?", commenta il leghista Paolo Grimoldi.

In fondo, che lo scontro istituzionale non si sarebbe placato neanche dopo l'incarico a Carlo Cottarelli era prevedibile. Non lo era, però, la durezza del "confronto". Mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini chiamano il popolo in piazza il 2 giugno, Festa della Republica, avvenimento caro proprio al capo dello Stato, il territorio leghista si rivolta contro la presidenza della Repubblica. Ieri è stata la volta dei sindaci, quelli lombardi in testa, che hanno tolto dagli uffici pubblici tutte le foto ufficiali di Mattarella. "Non rappresenta più un garante imparziale dei cittadini", hanno messo in chiaro i primi cittadini nel farlo.

Oggi il secondo atto della protesta. Ancora una volta a lanciarla è stato Grimoldi. Che, a questo giro, si è appellato direttamente ai semplici cittadini. È a loro che ha chiesto di inviare le loro tessere elettorali al Quirinale. "Il nostro voto dello scorso 4 marzo - ha spiegato il deputato del Carroccio - non è servito a nulla, visto che è stato invalidato dal presidente Mattarella, che ha deciso di bloccare la nascita del nuovo governo, del governo espressione del voto, bocciando il nome scelto per il ministero dell'Economia, e dato che ormai a decidere chi deve governarci non sono i cittadini ma i soliti poteri forti di Berlino e Bruxelles". L'obiettivo della Lega è sommergere il Colle con le tessere elettorali. "Tanto a questo punto sono inutili...", commentano in molti.