Dopo un quarto di secolo sotto il governo del centrosinistra, le Marche scelgono il centrodestra. Fra meno di venti giorni – domenica 20 e lunedì 21 settembre – si terranno le elezioni regionali e lì conosceremo con certezza come avranno votato i marchigiani. Ma non solo: alle urne per il rinnovo del consiglio regionale e l’elezione del nuovo governatore anche il Veneto, la Liguria, la Toscana, la Campania e la Puglia. Per non parlare poi del referendum confermativo sul taglio dei parlamentari, che chiamerà l’Italia intera al seggio elettorale.
Quella delle Marche è un appuntamento importante e significativo. La regione adriatica, infatti, è governata da venticinque anni dal centrosinistra e il fatto che possa virare con decisione verso il centrodestra è un dato che non può certo passare inosservato.
L’ultimo sondaggio sulla contesta elettorale nelle Marche lo fornisce l’Ipsos di Nando Pagnoncelli, che in un’analisi realizzata per il Corriere della Sera dà alcuni numeri veramente clamorosi: il candidato del centrodestra unito Francesco Acquaroli (di Fratelli d’Italia) sfiora il 50% delle preferenze, attestando al 49% delle indicazioni di voto.
Appena al 36% (al 35,8% per la precisione) l’esponente del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, nonché sindaco di Senigallia. Tra i due contendenti ci sono quindi tredici punti percentuali: una distanza difficilmente colmabile che, se confermata dalle urne, rappresenterebbe un vero e proprio tonfo per il centrosinistra locale e nazionale.
In lizza c’è anche il Movimento 5 Stelle, che come in tutte le altre regioni – Liguria a parte – corre da solo e non in coppia con il Pd; il pentastellato Gian Mario Mercorelli arranca e secondo il sondaggio Ipsos non andrebbe oltre al 10%.
I numeri non finiscono qui e, anzi, le stime di consenso alle singole liste raccontano che il primo partito nelle Marche è la Lega di Matteo Salvini; il Carroccio, infatti, viene scelto da un marchigiano su quattro (25,7%), in linea con il dato nazionale del partito.
Sotto al 20%, invece, il Partito Democratico, che si ferma al 19% e viene avvicinato da Fratelli d’Italia, capace di toccare il 16,7% delle intenzioni di voto. Appaiati al 10,1% troviamo il Movimento 5 Stelle e la lista civica che sostiene Mangialardi.
Forza Italia-Civici per le Marche viene data al 3,5%, mentre le altre liste di centrodestra a sostegno di Aquaroli mettono insieme il 3,1%.Da tenere a mente, infine, il dato sugli indecisi: il 20,8% dei marchigiani è indeciso su quale forza politica votare, mentre il 17,2% su quale candidato scegliere nel segreto dell’urna.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.