La Cgil è scesa in piazza con due cortei a Roma, confluiti in piazza san Giovanni. Oltre a disoccupati, lavoratori, precari e tutte le fasce interessate dalla manifestazione, si sono fatti vedere anche alcuni membri del Partito Democratico.
In piazza sono scesi esponenti della minoranza Pd come Gianni Cuperlo, Pippo Civati e Stefano Fassina, mentre la maggioranza del partito è invece riunita con il presidente del Consiglio a Firenze. Alla Leopolda anche il sottosegretario Graziano Del Rio, che ha commentato: "Nel momento in cui si deve decidere e governare è bene che il partito ritrovi la sua unità".
Sarebbero un milione, secondo i dati forniti dall'organizzazione, gli italiani che hanno scelto di aderire alla manifestazione. Piazza San Giovanni è gremita di manifestanti e molti sono nelle vie laterali
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha salutato questa mattina i partecipanti da twitter, per poi unirsi al corteo tra gli studenti. La gente, ha detto, "chiede lavoro, giustizia sociale, la possibilità di studiare" e il sindacato è pronto a "tutte le forme necessarie" per dare peso alle proprie richieste.
Ha ribadito le intenzioni della sigla nel suo discorso in piazza, ricordando che "la giornata di oggi non è solo una fermata" e che protesta "per cambiare il Jobs Act e la politica di questo governo" andrà avanti, "anche con lo sciopero generale".
Rivolgendosi al presidente del Consiglio, dal palco la Camusso ha detto che "crisi e rigore continueranno a tenere il Paese nella stagnazione e la legge di Stabilità non cambia verso". Ha aggiunto che Renzi "usa tono non rispettosi", facendo parlare la finanza invece alla Leopolda. La piazza della Cgil è una piazza tutta in chiave anti renziana che va oltre il sindacato e si configura come un vero partito di opposizione. Infatti più di due terzi dei partecipanti alla manifestazione - spiega un sondaggio Tecnè - non è iscritto al sindacato guidato da Susanna Camusso.
"Quando ci sono
manifestazioni come queste - ha detto Matteo Renzi al Tg3 - non c’è da dire nulla ma ascoltare una piazza bella, importante. Ci confronteremo, ascolteremo ma poi andremo avanti, non è pensabile che una piazza blocchi paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.