Quest'oggi a La Lanterna di Roma si è tenuta la kermesse della Lega, "È l’Italia che vogliamo", un appuntamento che ha dato il via a quella che sarà la campagna elettorale del Carroccio per le future elezioni politiche del 2023. Intervenuto a conclusione dell'evento, il segretario Matteo Salvini ha fatto un sunto della situazione, riprendendo alcuni punti portati avanti dal suo partito.
"Favorire la pace, non le divisioni"
Impossibile non parlare di quanto sta accadendo in Ucraina e della volontà di Svezia e Finlandia di entrare nella Nato. Salvini ha ribadito che è importante che ogni Paese scelga per sé, in quanto nazioni sovrane."Sono per l'autodeterminazione dei popoli", ha dichiarato. L'Italia, tuttavia, dovrebbe impegnarsi a portare avanti una politica di pace, non di divisione. Più di discutere in merito ad una possibile adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, pertanto, secondo l'ex vicepremier bisognerebbe portare Russia e Ucraina ad instaurare un nuovo dialogo per la pace.
"La voglia di allargare la guerra non è una cosa sana. Nella storia le guerre finiscono i due modi: o si vince sul fronte e non voglio immaginare le migliaia di morti e le sofferenze", ha aggiunto. "Mi preoccupa chi punta a cancellare l'avversario, una follia. L'altra soluzione è quella diplomatica. Perché la trattativa vada a buon fine ci sono 3 regole che nessuno sia umiliato, che nessuno perda la faccia, che ognuno ceda qualcosa", ha concluso, appellandosi a tutta la politica italiana affinché il nostro Paese si schieri dalla parte della pace. Un appello rivolto anche ai giornalisti: "C'è qualcuno che gioca a Risiko, nei giornali e in Parlamento. Ci sono 5000 testate nucleari, dobbiamo andar verso il disarmo".
"Voglio citare il Papa Giovanni XXIII, diceva 'Cerchiamo ciò che unisce, no cosa ci divide'. Ora arrivare subito alla pace. Fare tutto quello che è possibile per fermare le armi", ha concluso. Infine, il pensiero sul 45esimo presidente degli Stati Uniti: "Mi chiedo se con Trump staremmo in queste condizioni: è una domanda".
Il punto su Draghi
Non è mancato il commento sulla scelta della Lega di appoggiare il governo dell'ex governatore della Bce. Matteo Salvini si è detto sicuro che alla fine gli italiani comprenderanno la decisione del Carroccio. "Siamo entrati in un governo complicato. Abbiamo messo gli interessi dell'Italia davanti a quelli di partito: sono sicuro che gli italiani ce lo riconosceranno", ha affermato.
Secondo il leader della Lega, Mario Draghi è un uomo che attualmente ha "autorità e autorevolezza in Europa per parlare con tutti". Il premier, però, deve dimostrare sufficiente coraggio per portare avanti un programma di pace fiscale, che sarà doveroso dopo tutte le emergenze che l'Italia ha affrontato e sta affrontando. "Lo Stato incassa una parte che non incassa da 20 anni e 15 milioni di italiani tornano a respirare", ha spiegato.
Il centrodestra e la difesa dei valori
Ora che le elezioni si avvicinano, si fa sempre più impellente la necessità di arrivare all'appuntamento elettorale con un programma forte. Salvini ha dichiarato di aver ascoltato tante testimonianze positive, e di voler costruire un programma attraverso 20 incontri che saranno fissati in 20 regioni diverse. Nessun monologo, ma apertura e confronto anche su idee diverse.
Quanto al centrodestra, questo vince solo se unito. "Le divisioni aiutano il campo avverso. È vero ovunque", ha affermato, "penso che la Lega abbia l'onore e l'onere di offrire questo percorso a tutti gli alleati". Basta litigi con gli alleati, dunque, ma unità e continuità.
Al primo posto, fra i valori portati avanti dalla Lega e dal centrodestra, c'è la famiglia. "Per qualcuno un figlio è un problema. Un Paese dove non ti puoi permettere un fratellino non è civile", ha commentato. Subito dopo la famiglia, viene la cultura, con la riscoperta e la tutela di valori e tradizioni. "L'Italia che desidero è orgogliosa del suo passato: chi ha radici entra nel futuro", ha precisato.
Per quanto concerne la questione relativa agli alpini, Salvini ha dichiarato che "non è normale che da una settimana si faccia polemica su una istituzione come gli alpini. Se qualcuno ha sbagliato paga. Ma chiederà agli 800 sindaci della Lega di invitare gli alpini".
E ancora: "Quella donna va difesa, ma non si giochi alla cancellazione delle culture".Quanto allo ius scholae e ddl Zan portato avanti dal centrosinistra, Salvini ha detto di rispettare le idee avversarie, ma "per me la priorità è lavoro, lavoro, ancora lavoro".
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