Salvini: "Conte resta il candidato No a Di Maio premier"

Per Giuseppe Conte questa è stata una giornata lunghissima per le falle sul suo curriculum. Di Maio e Salvini però non fanno un passo indietro

Salvini: "Conte resta il candidato No a Di Maio premier"

Per Giuseppe Conte questa è stata una giornata lunghissima. Il professore ha collezionato uno scivolone dietro l'altro sul suo curriculum. Da New York fino a Vienna smentiscono la sua "frequenza" ad alcuni corsi di aggiornamento negli atenei. I dubbi sul suo curriculum di fatto potrebbero pesare sulla sua corsa verso palazzo Chigi. È il candidato premier del Movimento Cinque Stelle e il suo nome è stato anche appoggiato dalla Lega. Ma dopo le gaffe sul curriculum potrebbe raffreddarsi la pista che porta Conte sulla poltrona di palazzo Chigi. Il Colle resta in silenzio e di fatto è molto probabile che il nome del prof di Foggia possa essere messo in discussione.

Di Maio ha archiviato una giornata fitta di attacchi e polemiche con un "non sanno più cosa scrivere" puntando così il dito contro la stampa. Poi un vertice a tre Salvini-Di Maio-Conte probabilmente per definire una strategia. I Cinque Stelle tirano dritto e di fatto non fanno un passo indietro.

Sulla stessa linea la Lega che con Salvini non usa giri di parole e fa sapere che Conte "è una indicazione da parte degli amici 5 Stelle e su questa continuiamo a lavorare. Il candidato rimane Conte", ha spiegato il leader del Carroccio, "O si parte e si cambia oppure se c'è qualcuno che ci dice non si fa, non potete, non dovete, allora si torna alle urne e vi chiediamo la maggioranza assoluta per fare da soli. Stiamo facendo esercizio di yoga per partire con il cambiamento, è dieci giorni che lavoriamo pancia a terra, giorno e notte ma io i miracoli non sono in grado di farli".

Poi ha chiuso le porte al capo politico del Movimento 5 Stelle sottolineando il suo "no" ad un'ipotesi Di Maio premier.

Salvini inoltre insiste sull'euroscettico Savona al Tesoro: "Non facciamo noi i nomi dei ministri al presidente della Repubblica, a me piacerebbe molto, è una persona la cui storia è una garanzia per 60 milioni di italiani". Infine sul silenzio del Colle afferma: "Ma ieri ce lo aveva detto che avrebbe lasciato passare la giornata di oggi, quindi non è una novità di oggi".

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