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Bufera sul tampone della Raggi. Ma lei: "È caccia a streghe"

Bufera sulla Raggi fotografata in fila per un tampone. L'ex sindaco: "C'è un clima di odio". Salvini la difende: "A tutto c'è un limite". Ma Calenda chiede spiegazioni: "Perché non si è vaccinata?"

Bufera sul tampone della Raggi. Ma lei: "È caccia a streghe"

Una foto che la ritrae mentre è in coda, in attesa di sottoporsi a un tampone per accertare la negatività o la positività al Covid-19. È bastato questo per far finire Virginia Raggi in un vero e proprio caso mediatico, che vede al centro della questione una serie di interrogativi: l'ex sindaco di Roma è vaccinato? Perché era in fila per il tampone? Un semplice controllo di sicurezza o un atto necessario per ottenere il green pass base?

La Raggi però non ci sta e ha denunciato un "clima di odio e discriminazione" che si sta generando nel Paese a causa dell'etichetta "no-vax" che viene attribuita con estrema leggerezza: "Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe". Il che rischia di avere ripercussioni sulla società: "Le divise, vax e no-vax, sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi".

Quanto alle sue idee sul vaccino, l'ex sindaco di Roma ha ribadito che si tratta di una scelta "che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto ma in realtà prova soltanto a 'solleticare la pancia' del Paese per fini elettorali".

Salvini difende la Raggi

A difendere la Raggi è stato Matteo Salvini che, con un post sul suo profilo Facebook, ha invitatato la stampa e la politica a smetterla a indagare su una questione che a suo avviso è privata. Il leader del Carroccio ha esordito precisando che indubbiamente l'ex sindaco di Roma resta "un avversario politico", ma allo stesso tempo ha voluto aggiungere che "a tutto c'è un limite".

"Che qualche giornale e qualche politico attacchino l’ex sindaco perché era tranquillamente in coda fuori da una farmacia romana per fare un tampone, come fanno altre migliaia di cittadini ogni giorno, è inaccettabile. Mala tempora currunt", ha scritto Salvini. Che ha usato l'espressione latina per lamentare i tempi che corrono al giorno d'oggi.

Sul punto della questione si è schierato anche Andrea Severini, marito della Raggi, che con un pizzico ironico ha replicato alle accuse nei confronti di sua moglie: "Quindi ogni persona che è in fila per farsi i tamponi è no vax? Chiedo per un'amica". La Raggi aveva spiegato di non essersi vaccinata, su consiglio del medico, in quanto aveva ancora gli anticorpi molto alti dopo essere risultata positiva al Covid-19 nel mese di novembre del 2020.

Calenda chiede spiegazioni

Sul fronte opposto invece molti politici chiedono spiegazioni alla Raggi. Ad esempio Carlo Calenda, leader di Azione, vorrebbe sapere dall'ex sindaco qual è la sua posizione in merito alle vaccinazioni e come mai non si sarebbe ancora sottoposto alla somministrazione del siero contro il Coronavirus.

"Non ha alcun obbligo di legge. Per questo ho scritto dovrebbe e non deve. Credo che sarebbe giusto spiegare, in quanto politica eletta e personaggio pubblico, qual è la sua posizione su vaccino e perché non si è vaccinata. Fine. Dopodiché non è che non ci dormo la notte", sostiene Calenda. Secondo cui sarebbe opportuno fare chiarezza sul merito non tanto per un fatto personale, ma per la figura pubblica che la Raggi ricopre.

Pure Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha invitato a

diffidare da quelli che reputa cattivi esempi: "Poi ognuno fa le proprie scelte. Se sono esponenti pubblici dovrebbero giustificare alla pubblica opinione perché non intendano vaccinarsi qualora non lo siano".

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