Dopo settimane di polemiche e dopo l'esposto di Ferrovie sui presunti sabotaggi sulla rete, il ministro Matteo Salvini (foto) nell'informativa urgente alla Camera conferma quelli che sarebbero ormai più che dei sospetti. E avverte: «Un grande Paese come l'Italia non si fa e non si farà mai intimidire, lo dico perché da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi. Io scelgo di far parlare la realtà, dopo i controlli effettuati». Descrive «una situazione che appare oggettivamente preoccupante». Ricorda, rispondendo a chi lo accusa di complottismo, che «da anni, la rete ferroviaria è oggetto di attacchi». Sottolinea «un quadro di esplosioni, incendi dolosi, incidenti, problemi elettrici. Problemi che, dopo le denunce e gli esposti, non si sono più verificati. Un'escalation preoccupante che non abbiamo mai voluto sottolineare per senso di responsabilità, in attesa di raccogliere informazioni più precise». Riassume le anomalie e i guasti che Fs ha messo nero su bianco nell'esposto trasmesso alla Procura di Roma, e gli altri episodi delle ultime ore: la catena da bicicletta agganciata ai cavi elettrici della rete nei pressi di Padova, su cui la Procura di Rovigo ha aperto un'indagine per attentato alla sicurezza dei trasporti, e il tentativo da parte di ignoti di entrare nella centralina elettrica della stazione di Roma Aurelia. Poi l'incendio a novembre scorso nel parcheggio di Italferr, rivendicato, ricorda Salvini, il 3 dicembre «su alcuni blog gestiti da frange anarchico-insurrezionaliste». Elenca poi gli episodi che si sono susseguiti dall'11 al 15 gennaio, finiti nella denuncia del Gruppo Fs. I maggiori sospetti si concentrano su quanto accaduto l'11 gennaio, quando la circolazione tra Milano Centrale e Milano Lambrate è stata sospesa a causa della disalimentazione della linea elettrica e del danneggiamento del pantografo. Un video dell'impianto di videosorveglianza, trasmesso in esclusiva da Quarta Repubblica, rivela la presenza di un uomo «nell'area interessata al verificarsi della prima anomalia. Ulteriori immagini hanno mostrato l'uomo che raggiungeva il marciapiede del binario uno proseguendo nell'area di secondo livello. È interessante ribadire che l'uomo, ripreso dalle telecamere, si muoveva tra i binari pochi istanti dopo le scintille agli impianti». Salvini contrattacca anche sulle richieste di dimissioni che piovono dall'opposizione. «Nel 2024 i treni di alta velocità hanno avuto una puntualità di quasi il 75%. Se il nocciolo della polemica è questo, mi permetto di segnalare che negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono al 2018 quando i ministri delle erano stati prima del Pd e poi dei 5stelle (68,8% di puntualità) e al 2020, ministro Pd e 70% di puntualitá nonostante i pochi cantieri». Il ministro riassume anche i numeri dei cantieri: «Più di 1.200 su tutta la rete, di complessità e valore senza precedenti». Circa 700 sono per nuove opere e i restanti per attività di manutenzione della rete. «Questi lavori sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi del Pnrr». I cantieri attivi erano 983 nel 2020, 1.001 nel 2021, 1.016 nel 2022 e mille nel 2023. Gli investimenti: oltre 10 miliardi, quelli in nuove opere sono raddoppiati (da 2,8 a 5,6 miliardi). Nel 2020 ammontavano a 1,5 miliardi.
Quanto alla manutenzione straordinaria, nel 2023 le risorse sono passate a 3,3 miliardi rispetto alla media di 2,9 degli ultimi cinque anni. E poi gli scioperi, nel 626 nel 2024. «Più di uno al giorno». Salvini annuncia battaglia anche per quello proclamato il prossimo fine settimana.
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