Il messaggio al forum di Cernobbio in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha difeso l'Europa "dalle spinte dissociative" e chiesto alle istituzioni comunitarie di rivedere le regole del Patto di Stabilità, non ha lasciato indifferente il mondo politico ed economico. Reazioni diverse - e in alcuni casi contrastanti - alle parole del Capo dello Stato.
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha commentato: "Meglio tardi che mai. Noi è solo qualche anno che lo chiediamo. Evidentemente abbiamo convinto anche il presidente della Repubblica della necessità di cambiare alcune regole europee. Sicuramente - ha continuato il leader del Carroccio - le cambi difficilmente con il vecchio che avanza come Gentiloni. Però, meglio tardi che mai. Il fatto che l'Europa debba cambiare mi sembra chiaro ed evidente a tutti". Il leghista Andrea Crippa, invece, ha criticato la necessità, espressa da Mattarella, di procedere ancora di più sulla strada dell'intergrazione europea. "Con questo governo e con questa maggioranza non c'è alcuna possibilità che l'Italia giochi un ruolo di primo piano nell'Unione europea. Con Mattarella, i 5 Stelle e il Partito Democratico l'Italia sarà soltanto la schiava di Bruxelles, Berlino e Parigi. E il presidente della Repubblica - ha aggiunto Crippa - è complice e responsabile di questa situazione, visto che ha voluto fortemente il governo delle poltrone impedendo le elezioni che sarebbero state l'unico sbocco naturale e democratico per la crisi". Sulla stessa falsariga il commento di Giorgia Meloni: "Condivido assolutamente che i parametri dell'Europa siano parametri che non aiutano, soprattutto una nazione come l'Italia, a crescere. Ma non condivido - ha puntualizzato la leader di Fratelli d'Italia - il fatto che si pensi che per stare a testa alta in Europa si debbano eseguire gli ordini dell'Europa. L'Italia dovrebbe, prima o poi avere un governo capace di fare i propri interessi e non eseguire gli ordini di quelli che fanno gli interessi dei francesi e dei tedeschi".
Chi ha apprezzato il discorso del Capo dello Stato è Stefania Craxi (Forza Italia): "Sagge le parole espresse dal presidente della Repubblica in favore di una revisione del Patto di Stabilità". Tuttavia, ha sottolineato la vicepresidente della commissione Affari esteri del Senato, "il tema posto è assai serio e dovrebbe riguardare non già la richiesta di qualche decimale di deficit in più, ma una revisione profonda degli istituti e delle politiche difese in questi anni da certo europeismo ideologico che ha fatto male all'Europa e all'Italia". Entusiastico il giudizio del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: "Come sempre il presidente Mattarella segnala una visione determinante nella linea di direzione del Paese e dell'Europa. Noi abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa nell'interesse dell'Italia. L'Europa per noi è un grande mercato. Siamo molto integrati con le economie di Francia e Germania e proprio perché ci sono venti di rallentamento - la richiesta di Boccia - abbiamo bisogno di un'Europa forte, che deve essere più integrata dal punto di vista politico ed economico e la questione bilancio e risorse diventa determinante". Della stessa idea l'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo: "In Germania si è avviata già da tempo una riflessione profonda sui consumi e gli investimenti interni. È estremamente importante perchè sappiamo quanto è rilevante per noi come mercato di sbocco.
Quindi credo che anche anche il richiamo che è stato fatto dal presidente della Repubblica sulla revisione del Patto di stabilità sia in quest'ottica e mi sembra che con la nuova Commissione - ha concluso l'ex ad di Unicredit - si avvieranno delle riflessioni in questa direzione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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