"Vergogna", "Processateci tutti" Scontro tra leghisti e kompagni

Davanti al Tribunale di Catania primi scontri verbali tra fan di Salvini e contromanifestanti della sinistra radicale. Zona transennata per impedire l'ingresso alle persone non accreditate

"Vergogna", "Processateci tutti" Scontro tra leghisti e kompagni

Quella di oggi è una lunga giornata di passione per Catania. Nella città siciliana, infatti, sta per iniziare l'udienza preliminare per Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per la nave Gregoretti. Ma ci sono timori di scontri per due manifestazioni di segno opposto, una convocata in segno di solidarietà con l’ex ministro dell’Interno e l’altra della sinistra radicale per rispondere, come hanno spiegato gli attivisti dei centri sociali su internet, alle "giornate di odio e becera propaganda messe in piedi dai leghisti" e "raccontare una terra, la nostra, che non tollera l'intolleranza, la discriminazione e l'odio contro i più deboli".

La folla è già presente davanti al palazzo di Giustizia. "Processateci tutti", si legge su un cartellone mentre su un altro è scritto: "Stop invasione". Salvini è arrivato in tribunale intorno alle 9 e già, purtroppo, si segnalano momenti di tensione tra fan del leader leghista e avversari dell'ex ministro. "Il popolo vuole Salvini al governo, questo processo è una vergogna", ha gridato una giovane che tiene un cartello, mentre un uomo le risponde: "Vergogna". La zona è tutta transennata per impedire l'ingresso alle persone non accreditate.

Intanto il centrodestra compatto è arrivato a Catania per portare solidarietà a Salvini. "Siamo venuti a portare la solidarietà degli alleati. Noi di Forza Italia crediamo che ci debba essere nel nostro Paese un equilibrio tra poteri e che la politica abbia il diritto di poter decidere senza interferenze da parte dagli altri poteri", ha affermato il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Il vicepresidente di Fi ha, poi, telefonato a Silvio Berlusconi per portargli il saluto dei due leader e aggiornarlo sull'esito dell'incontro e sulla situazione politica in vista dei ballottaggi. L'ex presidente del Consiglio, a sua volta, ha inviato un saluto ai dirigenti siciliani che oggi saranno coinvolti in diverse iniziative.

Presenta anche Giorgia Meloni che su Facebook ha postato una foto su una terrazza catanese scatta con Salvini e Tajani. "Insieme, a Catania, al fianco di Matteo Salvini: è un dovere, ancor prima che un diritto, di qualsiasi ministro, fare ciò che gli chiede la maggioranza degli italiani e difendere le leggi e i confini di questa Nazione", il commento all’immagine scritto dalla leader di Fdi.

"Ho visto a colazione un Matteo sereno, reattivo, immagino ci sia anche un nervosismo. Penso che nessuno, per aver fatto quel lavoro, avrebbe potuto immaginare di finire in tribunale. Per persone come noi finire in tribunale è una cosa seria. Ma l'ho trovato molto combattivo", ha affermato la Meloni a margine del flash mob organizzato da Fdi come solidarietà a Salvini. La Meloni ha poi chiesto: "E la Lamorgese quando si è votato in Umbria non ha tenuto bloccati più di una settimana i migranti? Lo ha fatto anche Lamorgese solo che non le è arrivato nessun avviso di garanzia. E allora qualcuno può sequestrare e qualcuno no?". La leader di Fdi ammette di essere contenta di sentire che il centrodestra sia unito perché "io leggo solo di presunte divaricazioni, competizioni, uno contro l'altro. Capisco che compatti facciamo paura, ma nelle questioni fondamentali abbiamo sempre dimostrato di esserci".

Anche Salvini, prima di recarsi in tribunale, ha pubblicato un messaggio sui social per ringraziare gli esponenti di Fi e Fdi per la solidarietà nei suoi confronti.

"Grazie davvero a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani che questa mattina a Catania, prima dell’udienza in Tribunale, mi hanno portato la loro solidarietà e il sostegno delle comunità politiche che rappresentano", ha scritto il leader leghista.

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