Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati l'autorizzazione a procedere per sequestro di persona nei confronti di Matteo Salvini. L'ex titolare del Viminale, infatti, è ancora nei guai, essendo stato denunciato per sequestro di persona in relazione a caso della nave Gregoretti (della Guardia Costiera italiana) con a bordo 131 migranti.
Il tutto risale a quest'estate, al 28 luglio, quando l'imbarcazione militare si diresse prima verso il porto di Lampedusa e dunque verso quello di Augusta, in attesa di attraccare per fare scendere tutti i profughi a bordo. Dopo un lungo tira e molla (nel quale - ovviamente - fecero capolino anche le Ong), arrivò l'ennesimo sbarco sul territorio italiano.
Oggi, un nuovo capitolo di quella querelle estiva. Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto al presidente del Senato l'autorizzazione a procedere per sequestro di persona nei confronti dell'ex ministro dell’Interno, che ha così commenta la novità ospite a Fuori dal coro, su Rete4: "Oggi mi è arrivata una denuncia: sarei colpevole di reato di sequestro di persona aggravato per aver 'privato della libertà personale 131 immigrati presenti sulla nave Gregoretti', rischio fino a quindici anni di carcere".
Dunque, il capo politico de Carroccio ha affondato il colpo: "Ritengo che sia una vergogna che un ministro che ha difeso i confini del suo Paese possa essere processato per essersi occupato della sicurezza dei suoi cittadini. Vorrei sapere quanto costerà alla collettività questo processo. Mi spiace che tribunali italiani, oggi intasati, debbano perdere tempo per indagare un ministro che ha fatto quello che gli italiani gli hanno chiesto di fare…".
Nell'atto di accusa del Tribunale, riportato dal Corriere della Sera, si legge come Matteo Salvni avrebbe "determinato consapevolmente l'illegittima privazione della libertà dei migranti, costretti a rimanere in condizioni psico-fisiche critiche a bordo".
Negli ultimi minuti, il diretto interessato è tornato a commentare l'indagine a suo carico, definendola "vergognosa". Queste, infatti, le sue dure parole: "Inchiesta vergognosa: quanto costa ai cittadini italiani questa caccia alle streghe in termini di uomini, spreco di tempo e utilizzo di mezzi? Indagato perché ho difeso la sicurezza, i confini e la dignità del mio Paese, incredibile…". A margine di un evento a Roma, il segretario leghista ha aggiunto: "Per me non sarebbe un problema andare in tribunale e guardare in faccia un giudice che tra un ministro e chi trasporta illegalmente immigrati irregolari, simpatizza per i secondi.
Il fatto che io rischi anni di carcere per aver difeso i confini del mio Paese mi fa dire che in Italia c'è un problema, ringrazio la maggioranza della magistratura, che è obiettiva e corretta, ma c'è parte che fa politica, fa ridere che ministro venga indagato e processato per aver fatto il proprio dovere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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