Ci sarebbe un fatale errore umano dietro al «giallo del dinosauro». Lo scorso sabato a Santa Coloma de Gramenet, paese della cinta periferica di Barcellona, i vigili del fuoco hanno scoperto il cadavere di un uomo all'interno di una gamba di un dinosauro di cartapesta installato davanti a un cinema per pubblicizzare la sua riapertura.
Nei giorni precedente alcuni passanti avevano chiamato la polizia, a causa di un forte odore di qualcosa di organico in putrefazione che proveniva proprio da quell'installazione a forma di brontosauro alta più di due metri e lunga quattro. Sabato sono intervenuti i pompieri che hanno tagliato la pancia e gli arti dell'animale preistorico, scoprendo dentro una sua zampa il cadavere che ora è in attesa dell'esame autoptico. Secondo la polizia il corpo non mostrerebbe segni di violenza.
Il cadavere è di un uomo di 39 anni, la cui famiglia domenica aveva segnalato la scomparsa. Alcuni testimoni hanno raccontato agli inquirenti di avere visto un uomo che si stava arrampicando sul dinosauro, poi l'uomo è scomparso, senza che nessuno l'avesse visto precipitare dentro la statua. Qualcuno aveva anche ipotizzato che la vittima avesse voluto trascorrervi la notte, rimanendovi poi intrappolato, con poca aria e con le sue grida d'aiuto impercettibili al di fuori del dinosauro di carta, pur posizionato in una strada centrale di Santa Coloma de Gramenet.
La polizia locale lunedì pomeriggio, ascoltando alcuni testimoni presenti sul luogo, ha ricostruito l'accaduto, parlando di un banale, ma fatale incidente e risolvendo quello che sembrava un giallo, in cui l'assassino s'era sbarazzato del cadavere della sua vittima, infilandolo dentro la zampa del mostro preistorico. Sembra, invece, che il trentanovenne, sabato pomeriggio, vedendo l'installazione incustodita, come fosse un ragazzino si sia arrampicato per un banale selfie con il telefonino. Poi, l'uomo avrebbe perso l'equilibrio, finendo prima nella pancia e poi nella gamba, forse tentando di uscire e senza la possibilità di usare il cellulare per lanciare l'sos. Potrebbe, però, esserci un'altra versione: all'uomo, sempre per un banale autoscatto, sarebbe caduto il telefonino dentro il brontosauro e, infilatosi dalla schiena dell'animale per recuperarlo, sarebbe rimasto imprigionato da un materiale in poliestere soffocante che riempiva quell'installazione per darle una forma più gonfia.
Il brontosauro era stato costruito da un'azienda locale che lavora per i parchi tematici. Aveva attirato l'attenzione non solo di molti bambini, ma anche degli adulti. E per uno di loro è stato fatale l'autoscatto col mostro.
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