Forse c'era da aspettarselo, dato il successo alle ultime elezioni del 4 marzo dei partiti che compongono l'esecutivo appena nato. Ma la popolarità (o, meglio, il livello di approvazione) per il nuovo governo Conte risulta particolarmente alta, superiore all'insieme dei consensi ottenuti nelle urne e anche a quelli registrabili dai sondaggi sulle intenzioni di voto per le singole forze politiche. Quasi sette intervistati su dieci (69,4%) dichiarano di giudicare «positivamente» l'esecutivo che ha appena ottenuto la fiducia dalle Camere.
È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Eumetra Mr di Milano, intervistando un campione nazionale, rappresentativo dei cittadini al di sopra dei 17 anni di età. In particolare, il 19,7% (vale a dire quasi un rispondente su cinque) si spinge addirittura su una valutazione «molto positiva», mentre il restante 49,7% (cioè di fatto la metà dell'elettorato) si limita a giudicare il governo «abbastanza positivamente». Solo meno del 9% considera l'esecutivo guidato da Conte «molto negativamente», mentre il 20% ne dà una definizione «abbastanza» negativa, temperando così il giudizio sfavorevole.
Insomma, almeno sino a questo momento, il governo incontra l'approvazione dell'elettorato, inaugurando così la «luna di miele» con l'opinione pubblica che classicamente si manifesta all'inizio dell'attività degli esecutivi. Appaiono più di altri in sintonia (79% di giudizi positivi) con Conte e i suoi ministri gli appartenenti alle fasce di età più giovani (dai 18 ai 24 anni) che, come si sa, caratterizzano fortemente l'elettorato del Movimento Cinque Stelle. Ciò accade in particolare tra gli studenti (80% di giudizi positivi). Più negativa (ma sempre in misura minoritaria, 33%) la classe di età media (dai 35 ai 44 anni) specie se dotata di titoli di studio più elevati: è tra chi dispone di una laurea, infatti, che si rileva il massimo dissenso relativo (36%) col governo.
Riguardo alle professioni esercitate, si manifestano particolarmente favorevoli all'esecutivo i commercianti e, in generale, i lavoratori in proprio, ma si registra anche una accentuazione di pareri marcatamente positivi tra le casalinghe. Sul piano della distribuzione territoriale, è nel Nord-Est (area di grande concentrazione leghista) che si trovano i maggiori plausi (73%) al nuovo governo.
Ma quelle che possono essere considerate le sorprese maggiori emergono analizzando l'intenzione di voto di chi si dichiara favorevole al nuovo governo. Era scontato aspettarsi una approvazione plebiscitaria tra gli elettori della Lega (99% di giudizi favorevoli) e Cinque Stelle (90%). Tuttavia, il dato forse più significativo è che il governo registra molti consensi anche tra i votanti per i partiti di opposizione. Tra gli elettori di Forza Italia, una lieve maggioranza (52%) si esprime positivamente nei confronti del governo. E persino tra coloro che manifestano l'intenzione di voto per il Pd, il 43% dichiara di vedere con favore l'avvio dell'esecutivo guidato dal professor Conte assieme a Salvini e Di Maio. A cosa si deve tutto questo consenso trasversale tra i partiti per il nuovo governo? Al fatto che molti elettori dichiarano di vedere, a torto o a ragione, nell'insediamento del governo un elemento di forte cesura col passato.
La voglia di «nuovo» ha sempre caratterizzato fortemente l'elettorato italiano. Oggi il «nuovo» viene visto nella Lega e nel Movimento Cinque Stelle. I prossimi mesi ci diranno se queste aspettative così diffuse verranno soddisfatte.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.