Il senzatetto Aldo ucciso in piazza: i video incastrano due minorenni rom

Due ragazzini di 12 e 16 anni sospettati del delitto. I carabinieri non escludono che possano aver agito con la complicità di amici

Valentina Raffa

Hanno soltanto 16 e 12 anni i due minorenni individuati dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo per l'omicidio del clochard francese 56enne Aid Abdellah, Aldo per gli amici, trovato morto lunedì scorso in piazza Ungheria, dove era solito trascorrere la notte.

I militari dell'Arma ieri hanno prelevato i due minorenni, di etnia rom, e li hanno portati nella caserma di piazza Verdi per sentire la loro versione. Sono arrivati a loro dopo avere acquisito e visionato i video registrati dalle videocamere di sorveglianza pubbliche e private presenti in piazza, dove insistono diverse attività commerciali. E l'inchiesta potrebbe allargarsi perché i due forse erano in compagnia di altri amici.

I carabinieri, a cui è stata affidata l'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Daniele Sansone e dall'aggiunto Ennio Petrigni, hanno effettuato le perquisizioni domiciliari e avrebbero trovato una serie di riscontri. Hanno sequestrato diversi oggetti utili ai fini dell'indagine, che incastrerebbero i due minori. Per il 16enne dovrebbe scattare il fermo mentre per il 12enne, che non è imputabile, gli atti sono stati trasmessi alla procura per i minorenni del capoluogo siciliano. Al vaglio degli investigatori il movente dell'omicidio, che è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. I due hanno usato un oggetto contundente per colpire in testa e al volto il clochard, che dormiva, come di solito, in un giaciglio fatto di cartoni per ripararsi dal freddo sotto i portici di piazza Ungheria.

A trovarlo senza vita è stata lunedì mattina la barista di un locale che dà sulla piazza, che ha chiamato subito le forze dell'ordine. In un primo momento si pensava che ad aver procurato le ferite letali era stata una caduta fatale del clochard. Maa l'ispezione cadaverica da parte del medico legale, che ha trovato conferma nell'esame autoptico, ha sconfessato l'ipotesi, per cui è stata aperta l'inchiesta per omicidio. In breve tempo si è arrivati alla svolta e adesso i carabinieri stanno ricostruendo l'esatta dinamica. Aldo era conosciuto da tutti in città come una persona solare e buona. Amava gli animali e viveva in compagnia del gatto Helios, che definiva «la famiglia». E il suo inseparabile amico lo ha vegliato per tutta la notte, stando vicino a quel corpo ormai senza vita.

Era un pittore, che si era guadagnato la stima di tutti, clochard e non, compresi i volontari dell'associazione Angeli della Notte, che si aggirano per le strade del capoluogo per aiutare i più bisognosi. «Amico di tutti» si legge in diversi biglietti lasciati in piazza Ungheria dai cittadini, che piangono deponendo un fiore in suo ricordo.

«Era un uomo sensibile e unico dice una signora -. Ha lasciato tanto a Palermo, perché aveva una parola buona e sincera per chiunque si fermasse a parlare con lui, ed erano in tanti a farlo e addirittura a confidarsi per cercare un consiglio, ma credo che lo ricorderanno anche a Brindisi, a Bologna, in Germania e in tutti i posti in cui era solito andare seguendo un suo tour prestabilito in compagnia del suo inseparabile gatto.

Ci mancherà».

Forse Aldo sarebbe partito di lì a breve per Brindisi, dove trascorreva generalmente il periodo natalizio e dove i cittadini lo ricordano come un amico e un artista dotato di un bagaglio culturale non indifferente.

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