La solitudine di Pozzolo, mollato da Fdi

Meloni lo sconfessa, Delmastro "non si fa più sentire". Verso la cacciata dal gruppo

La solitudine di Pozzolo, mollato da Fdi
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Non una prima, non una seconda, al limite una terza scelta: Emanuele Pozzolo, per Fratelli d'Italia, è stato questo. Eletto un po' a sorpresa per l'exploit elettorale dei meloniani, il parlamentare ora è del tutto isolato. Una volta trascorse le feste, la commissione di garanzia del partito guidato da Giorgia Meloni è pronta a riunirsi. Già sospeso da Fdi per stretta volontà della premier, Pozzolo, con ogni probabilità, sarà espulso pure dal gruppo parlamentare. La prossima collocazione potrebbe essere il Gruppo Misto, con Soumahoro sì ma anche con Bonelli e Fratoianni. Non proprio i compagni di scranno che un ex Alleanza nazionale si sarebbe aspettato. A proposito di An: Gianfranco Fini ha dato del «balengo» a Pozzolo, ricordando un'altra cacciata, quella dal partito seguito al Movimento sociale italiano. L'ex presidente della Camera ha pescato un ricordo nella mente: «Lo allontanammo, senza nemmeno espellerlo, dalla federazione di Vercelli perché era un violento estremista verbale». Pozzolo ha risposto piccato: «Medaglie che appunto al petto. Da quello che ha svenduto e calpestato dignità politica e umana della destra italiana non accetto lezioni». Il deputato, che proprio per via delle posizioni di Fini era passato da giovane da An alla Lega, aveva subito una sospensione anche nel Carroccio. Ma queste sono ruggini e vicende che appartengono al passato remoto.

Oggi il deputato a cui viene attribuito lo sparo di Capodanno se la prende con il sottosegretario alla Giustizia Delmastro. «La cosa che più mi ha ferito in questi giorni è stato il silenzio di Delmastro. Non si è mai fatto sentire». Del resto un messaggio, il più rilevante, era già arrivato, forte e chiaro, da Giorgia Meloni: «Qualcuno non è stato è responsabile, e questo è chi detiene l'arma: questo per me non va bene per un italiano qualunque, per un deputato e figuriamoci per un deputato di Fdi».

Vercelli, per la destra italiana, ha una sua importanza. Ma certo Fdi farà a meno di Pozzolo pure per la prossima consultazione regionale in Piemonte. Anche perché il parlamentare ha dichiarato di non avere intenzione di dimettersi da deputato. Fin qui, gli effetti politici di una questione che politica non è. Poi saranno le indagini a chiarire il quadro e le eventuali responsabilità.

Chi non riesce a mettere da parte il «caso Pozzolo» è la sinistra, che insiste con le strumentalizzazioni. Il Pd ha presentato un'interrogazione al Senato per chiedere ancora conto della festa di Rosazza. Stare all'opposizione necessita di sforzi creativi ma Pd, grillini e compagni preferiscono le fissazioni.

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