Il sollievo del fratello Paolo: "È sereno ma ora deve risparmiarsi"

La battuta: "Mi ha rimproverato perché vado da lui troppo spesso..."

Il sollievo del fratello Paolo: "È sereno ma ora deve risparmiarsi"

Milano - Sono le sette di sera e Paolo Berlusconi non è più nel suo ufficio al Giornale, dove speravamo di potergli chiedere faccia a faccia quel che tutti ci domandiamo in questi giorni: come sta il presidente? Lui, il fratello minore, editore del quotidiano di famiglia, è tornato al San Raffaele come fa ogni giorno, due volte al giorno, al mattino e al tramonto, da quando Silvio è stato ricoverato. Così, l'aggiornamento della sera arriva al telefono: «In questo momento stava riposando e l'abbiamo lasciato riposare. Quando si assopisce lo lasciamo tranquillo, cerchiamo di non affaticarlo».

Un leggero allarme era scattato ieri pomeriggio, quando con preoccupato affetto Paolo Berlusconi si era lasciato sfuggire che nella notte c'era stato «un momento di difficoltà per la respirazione, perché non sopportava l'intubazione, quindi l'hanno dovuto sedare». Ma adesso, assicura con tono cordiale e rasserenato Paolo Berlusconi, è «tutto ok», come possono esserlo le condizioni di un uomo che ha appena subito un intervento così importante. «La fase post-operazione sta seguendo il suo corso con valori assolutamente buoni. Lui, come è naturale, ha dei dolori perché un'operazione a cuore aperto comporta l'apertura dello sterno, però è lucido, parla con noi».

Silvio Berlusconi ha subito ricominciato a parlare. «Sia ieri sera (martedì scorso, ndr) che stamattina (mercoledì, ndr) ho parlato con lui» racconta il fratello Paolo. Impossibile non chiedere che cosa si siano detti: «Sono cose nostre, molto personali, che devono rimanere in famiglia. Mi ha detto una cosa che mi ha commosso e che rientra nelle sue caratteristiche di grande uomo, ma che non mi sento di dirle adesso. Magari più avanti».

Difficile continuare senza essere invadenti. Eppure invadiamo, chiediamo ancora quali siano state le prime parole che ha detto, quando ha riaperto gli occhi: «Credo sia stata Francesca (la compagna Francesca Pascale, ndr) la persona che l'ha visto per prima quando si è svegliato, ma non so che cosa le abbia detto. Quando ha visto me, però, mi ha salutato nel solito modo: ciao, Paolino. E poi mi ha rimproverato». L'ha rimproverata? E perché mai? «Mi ha rimproverato perché vado da lui sia il mattino che la sera. Io gli ho risposto che era la mia necessità di vederlo». Di che umore l'ha visto? «Sereno, ma come un uomo che è stato disossato, operato, consapevole di avere passato una brutta avventura».

I due Berlusconi sono legati con il collante della sconfinata stima di Paolo per Silvio e la comune adorazione per mamma Rosa, che non ha mai nascosto di gioire quando li vedeva andare d'amore e d'accordo.

Nei momenti difficili, si sa, come davanti a un'operazione a cuore aperto, tra fratelli può capitare di doversi dire anche cose delicate. Lui, Silvio, ha fatto qualche domanda? «No, siamo noi che gli diciamo: Approfitta di questa pausa per pensare al tuo futuro, per vedere se vale la pensa di spenderti così tanto per tutti». Gliel'ha detto anche adesso? «Io glielo ripeto continuamente». Si riferisce alla politica? Pensa anche lei che il Cavaliere dovrebbe fare un passo indietro? «Penso ai suoi ritmi di vita, in cui si dà troppo a tutti, per la generosità che tutti conoscono».

Consiglio

dettato da un'ansia appassionata: «È sereno, consapevole. Gli ho detto che c'è stato un grande affetto e una grande commozione, manifestati da un mare di gente. La cosa incredibile è che è lui che si preoccupa di noi...».

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