Sondaggio: Lega a più sette sul Pd, FdI a un passo dal M5s

Secondo l’indagine demoscopica di Swg per La7, Carroccio saldamente primo e calo del Pd. Giorgia Meloni si avvicina al M5s. Bene Forza Italia, testa a testa Calenda-Renzi

Sondaggio: Lega a più sette sul Pd, FdI a un passo dal M5s

L’ultimo sondaggio realizzato da Swg per il telegiornale di La7 di Enrico Mentana offre diversi spunti. Il primo dato che balza all’occhio è la sensibile riduzione del gap che divide il Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia: la distanza è sotto al punto percentuale. Dunque, la leadership incontrastata della Lega: nonostante il Carroccio venga registrato in calo riesce comunque ad allungare sul Pd, in crisi di consenso. E ancora, nelle retrovie è testa a testa tra Carlo Calenda e Matteo Renzi.

Procediamo con ordine e passiamo in rassegna tutti i numeri del sondaggio. Il primo dato da sottolineare è quello preoccupante relativo alla percentuale di chi non si esprime, un po’ per astensione un po’ per indecisione. Fatto sta che quattro italiani su dieci (per l’esattezza, 41 su 100) se si andasse al voto domani non si recherebbero alle urne.

Per quanto concerne invece le formazioni politiche, il sondaggio fotografa la Lega al 26,3% delle preferenze: la compagine di Matteo Salvini cede tre decimi di punto rispetto alla stima di settimana scorsa, ma fa meglio del Partito Democratico. Già, i dem del segretario Nicola Zingaretti crollano dal 20% tondo-tondo a un deludente 19,6% dei consensi.

Perde lo 0,4% anche il M5s di Beppe Grillo e del reggente Vito Crimi: i pentastellati hanno di cui preoccuparsi, dal momento che dal 15,7% dei favori scendono al 15,3%, venendo ormai braccati da Fratelli d’Italia.

FdI, infatti, vola: Giorgia Meloni e i suoi sono ormai a un passo dal compiere il clamoroso sorpasso sui cinque stelle. Secondo il sondaggio, FdI cresce di mezzo punto percentuale, portandosi dal 14 al 14,5% delle intenzioni di voto (come registrato anche da un'altro sondaggio degli ultimi giorni).

Bene anche Forza Italia di Silvio Berlusconi, visto che gli azzurri guadagnano lo 0,4% attestandosi al 6,3% delle preferenze; qualora il centrodestra dovesse presentarsi unito in coalizione alla prossima tornata elettorale riuscirebbe a sbaragliare l’attuale maggioranza giallorossa di centrosinistra, mettendo insieme il 47,4% dei voti (contro il 41,8% dei giallorossi del Conte-bis).

Nel centrosinistra, sostanzialmente stabile Sinistra Italiana-Articolo Uno, che pesa per il 3,7% (era il 3,8% sette giorni fa). Nelle retrovie continua il derby tra Carlo Calenda e Matteo Renzi: la scorsa settimana, secondo il sondaggio, Azione aveva scavalcato Italia Viva (3,2% vs 2,9%), mentre quest’oggi i rapporti di forza sono cambiati. Swg rileva Iv al 3,2% dei consensi, contro il 3,1% di Azione.

Al 2,2% ecco

+Europa, mentre sotto al 2% ci sono i Verdi (all’1,7%) e all’1,1% Cambiamo! di Giovanni Toti, governatore della regione Liguria. Tutte le altre liste messe assieme intercettano il 3% dei voti.

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