La comunità nera è «un gruppo che pratica l'odio», «i bianchi dovrebbero starne alla larga». Con queste frasi il creatore del celebre fumetto Dilbert ha scatenato una bufera negli Stati Uniti, spingendo centinaia di giornali e media americani a cancellare la striscia.
Scott Adams, che ha pronunciato i commenti accusati di incoraggiare la segregazione razziale in uno streaming su YouTube, ha già affrontato critiche in passato per le sue opinioni estremiste e per le provocazioni online, tanto che il San Francisco Chronicle ha smesso di pubblicare Dilbert mesi fa a causa di alcune battute. Ora però sono stati moltissimi i media ad aver scaricato la striscia a fumetti comica pubblicata su oltre 1000 testate in 65 nazioni e 19 lingue, con oltre 150 milioni di potenziali lettori. Il network Usa Today, che possiede centinaia di quotidiani in tutti gli Stati Uniti, ha annunciato che non pubblicherà più il fumetto ambientato in un ufficio e incentrato sui vari aspetti del lavoro impiegatizio, del quale mette in luce vizi e difetti, a causa dei commenti «discriminatori» del suo creatore. Stessa decisione è stata presa da Washington Post, Los Angeles Times, New York Times (la striscia compariva sull'edizione cartacea internazionale), The Plain Dealer, Boston Globe, San Antonio Express-News e MLive Media Group, che ha otto pubblicazioni di notizie nel Michigan.
«Alla luce delle recenti dichiarazioni di Adams che promuovono la segregazione, il Washington Post ha cessato la pubblicazione del suo fumetto» è stata invece la spiegazione del quotidiano della capitale. Nel video pubblicato mercoledì su YouTube e durato quasi un'ora, Adams ha contestato un recente sondaggio condotto dal conservatore Rasmussen i cui risultati mostrano che una piccola maggioranza di intervistati afroamericani (il 53%) concorda con l'affermazione: «Va bene essere bianchi». Mentre il 26% dice di non essere d'accordo.
«Questo è un gruppo di odio e non voglio averci niente a che fare - ha detto il 65enne creatore di Dilbert - Sulla base di come stanno andando attualmente le cose, il miglior consiglio che darei ai bianchi è di allontanarsi dai neri». Quindi ha aggiunto che «non ha più senso come cittadino americano bianco cercare di aiutare i cittadini neri».
Dopo lo sproloquio Adams - diventato famoso negli anni Novanta grazie alla sua interpretazione satirica della vita d'ufficio dei colletti bianchi - ha provato a giustificarsi su Twitter, sostenendo che stava «solo consigliando alle persone di evitare l'odio», ma rilanciando anche con l'accusa ai giornali che hanno cancellato la sua striscia di «minare la libertà di parola in America».
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