Lo strafalcione di Conte che stravolge il congiuntivo

A Ceglie Messapica, Giuseppe Conte ha tenuto banco per oltre un'ora con il suo intervento, condito da un grossolano errore sul congiuntivo

Lo strafalcione di Conte che stravolge il congiuntivo

I social sono un luogo sospeso nel tempo, dove non ci sono confini temporali per rendere virale qualcosa. Twitter, in questo, è forse il social network più imprevedibile perché gli utenti riescono a ripescare qualunque cosa dal passato per renderla virale dopo anni, figuriamoci dopo qualche giorno. L'ultimo esempio è uno strafalcione di Giuseppe Conte passato in sordina per diversi giorni e poi prepotentemente portato alla ribalta da un ampio flusso di tweet, che ha preso di mira il premier per uno scivolone sul congiuntivo, uno di quegli errori grossolani che frequentemente si sentono nei discorsi di Luigi Di Maio.

Lo scorso 8 agosto, il presidente del Consiglio è stato a Ceglie Messapica nell'ambito dell'evento La Piazza. È stato a lungo intervistato dal direttore di Affaritaliani, Angelo Maria Perrino, e ha toccato vari argomenti nel corso del suo intervento. Alla fine si è trattato di una lunga intervista di oltre un'ora. Erano i giorni caldi della pubblicazione dei verbali del Comitato tecnico scientifico sulle decisioni relative alle chiusure di marzo e dal palco pugliese Giuseppe Conte si è difeso spiegando che "non ho mai posto un segreto di Stato.

E vi annuncio che sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere". Con Perrino, Giuseppe Conte ha affrontato anche il nodo delle zone rosse di Alzano e Nembro, scrollandosi di dosso qualunque accusa di ritardo nella chiusura per il contenimento del virus.

Ma Giuseppe Conte da Ceglie Messapica ha guardato anche al futuro e non solo al passato e ha affrontato il nodo dei vaccini contro il Covid e quello del prossimo referendum, oltre che l'annoso problema del ponte sullo Stretto diventato un tunnel. Ma sprattutto, Conte ha parlato della delicata questione dell'incremento dei contagi legato all'aumento degli sbarchi dei migranti clandestini. Ed è qui che il premier commette l'errore che in queste ore gli è costato una valanga di tweet ironici e la tendenza su Twitter. "Io non posso chiedere il sacrificio agli italiani e tollerare che arrivano migranti positivi e vadino in giro liberamente", afferma Conte, che sembra quasi accorgersi della gaffe ma non si corregge, forse nella speranza che passasse inosservata. Invece il web ha ottimo orecchio e ottima memoria e a sorpresa riesce a volte a portare alla luce un dettaglio, passato inosservto ai più, capace di catalizzare l'attenzione per un intero pomeriggio in quel meraviglioso mondo parallelo che è Twitter.

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