
New York Per raggiungere il suo obiettivo di rimodellare completamente l'apparato burocratico-amministrativo americano, Donald Trump è pronto tagliare fino alla metà il personale pubblico. Un piano interno della Casa Bianca rivela l'enorme portata delle riduzioni pianificate dal presidente allo staff governativo: il documento, ottenuto dal Washington Post, spiega che i dirigenti federali si stanno preparando a tagliare nelle agenzie tra l'8 e il 50 per cento dei dipendenti nella prima fase della manovra dell'amministrazione. Le bozze dei piani per stravolgere una burocrazia di 2,3 milioni di persone spiegano che a essere maggiormente falcidiati saranno la Small Business Administration, al 43 per cento, e il dipartimento della Casa e dello sviluppo urbano, al 50 per cento. I tagli al dipartimento dell'Istruzione, che il tycoon ha chiesto alla segretaria Linda McMahon di dimezzare, dovrebbero far risparmiare 6 miliardi di dollari, con altri 1,9 miliardi provenienti dalle riduzioni di personale al dipartimento di Giustizia (pari all'8 per cento). La National Science Foundation - da tempo considerata la favorita per i finanziamenti tra i membri del Congresso di entrambi i partiti - sta affrontando un taglio del 28 per cento, mentre il dipartimento del Commercio del 30 per cento, così come quello del Tesoro, che include l'Internal Revenue Service, l'agenzia di riscossione delle tasse. Il ministro della Sanità Robert F. Kennedy Jr, da parte sua, si prepara a cancellare 10mila posti di lavoro nel suo dicastero (per il Wall Street Journal l'annuncio potrebbe arrivare nelle prossime ore e sarà accompagnato da una profonda riorganizzazione). La drastica riduzione di Rfk Jr si va ad aggiungere ai 10mila dipendenti del ministero che hanno già optato per lasciare il loro posto con l'elezione di Trump, e porterà alla chiusura di molti uffici regionali del dipartimento della sanità. «Non è un segreto che l'amministrazione Trump sia dedita a ridimensionare la burocrazia federale e a ridurre sprechi, frodi e abusi», ha commentato il vice addetto stampa della Casa Bianca Harrison Fields, precisando che questo documento è una bozza pre-deliberativa (e quindi i numeri potrebbero cambiare). Elon Musk, messo dal presidente alla guida del famigerato Doge, il dipartimento per l'Efficienza Governativa, ha spiegato in un'intervista a Fox News che «ad alto livello vogliamo eliminare gli sprechi e ridurre la spesa del 15 per cento. Il che sembra davvero abbastanza realizzabile. Il governo non è efficiente e ci sono molti sprechi e frodi».
Oggi è in programma proprio una giornata di azione globale anti-Musk, con proteste previste in circa 200 showroom Tesla negli Usa e a livello internazionale. Gli organizzatori l'hanno soprannominata «Tesla Takedown», l'ultima e la più grande di una serie di dimostrazioni iniziate poco dopo l'insediamento di Trump, con manifestazioni si svolgeranno di fronte alle sedi dell'azienda di tutto il mondo, di cui quasi 50 solo in California.
L'obiettivo è inviare all'amministrazione il messaggio che sono contrari a ciò che il ceo di Tesla sta facendo con il governo federale: licenziare migliaia di dipendenti, tagliare i budget dei dipartimenti e sbarazzarsi di intere agenzie. Il movimento dice che «protesterà contro l'azienda finché Musk continuerà a distruggere i servizi pubblici».
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