Una evidente svista sul quesito riguardante il finanziamento 2x1000, rivolto alla base pentastellata sul blog del Movimento 5 Stelle per la votazione online, ha creato malumori e polemiche. Non è la prima volta che sulla piattaforma si commettono errori grossolani, che suscitano l’ilarità e l’ironia delle altre forze politiche. Nel caso specifico, la domanda posta agli iscritti è stata la seguente: “Approvi la proposta di richiedere l'accesso al finanziamento del 2x1000 e al finanziamento privato in regime fiscale agevolato mediante iscrizione al registro nazionale di cui al Dl 143/2013?”.
A creare scompiglio ci ha pensato il deputato di Fratelli d'Italia Walter Rizzetto, ex pentastellato, il quale evidentemente è ancora molto attento alle attività politiche svolte dai suoi ex compagni di partito. In un post pubblicato su Facebook, il parlamentare ha scritto: “Il Dl 143/2013 non esiste”. Un piccolo giallo di facile risoluzione: in realtà c’è il Dl 149/2013, ossia il decreto che fa riferimento all’abolizione del finanziamento pubblico diretto, alle disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e alla disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore.
“Hanno quindi sbagliato la domanda – ha incalzato Rizzetto – chapeau”. A dire il vero, il decreto ministeriale 143/2013 esiste, ma non ha alcuna attinenza con il voto online di ieri. Infatti si tratta del “regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria”. L’errore, comunque, non è passato inosservato, creando imbarazzo tra gli iscritti del Movimento 5 Stelle. “Siamo di fronte a un episodio di grave sciatteria – ha commentato un pentastellato – l’ennesimo dopo il caso Rai. Chissà quali saranno le conseguenze”.
Intanto, per la cronaca, la votazione online sull'adesione al finanziamento 2x1000 si è conclusa ieri con la vittoria schiacciante del Sì. Il 72% dei votanti si è detto favorevole, seguendo le indicazioni di Giuseppe Conte.
Questo strumento era stato sempre ripudiato dai pentastellati e il cambio di rotta viene letto come un segnale incoraggiante per il nuovo corso avviato dall'ex presidente del consiglio.“Il voto sul 2x1000 – ha affermato Conte – ci chiede di appoggiare tutti in modo convinto e integrale questo percorso di rifondazione del Movimento 5 Stelle”.
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