Tajani lancia l'altolà ai grillini sul dl Aiuti "Se rompete, elezioni anticipate inevitabili"

Il numero due azzurro è scettico sul Draghi bis e su un esecutivo traballante

Tajani lancia l'altolà ai grillini sul dl Aiuti "Se rompete, elezioni anticipate inevitabili"

Se il Movimento Cinquestelle la settimana prossima non voterà la fiducia al Senato sul Dl Aiuti - Giuseppe Conte a domanda precisa ha risposto con un vedremo - sarà crisi di governo. Il messaggio viene ormai fatto risuonare all'unisono sia sulla sponda del Pd che su quella di Forza Italia. Un modo per mettere pressione all'ex premier in preda a dubbi e tormenti, sottoposto a una costante erosione del consenso e quindi costretto a muoversi su un filo che rischia di spezzarsi.

È Antonio Tajani a spedire un messaggio piuttosto chiaro al presidente di M5S. «Draghi bis? A me pare difficile che possa nascere un altro Governo, è anche difficile che possa andare avanti un governo con un M5S che passa all'opposizione" dice il coordinatore nazionale di Forza Italia partecipando a un convegno all'Università Parthenope. Insomma qualora davvero i grillini dovessero far scattare il aula il semaforo rosso le elezioni anticipate sarebbero «inevitabili». «I numeri formalmente ci sono, ma certamente si sta facendo un danno al Paese ed è una responsabilità esclusiva della sinistra. Credo sia difficile che possa andare avanti un governo con il M5S all'opposizione, che in questo momento si sta dimostrando irresponsabile. Senza M5S è inevitabile che si vada alle elezioni. Mi pare che Pd e Movimento Cinquestelle si stiano preoccupando solo dei loro interessi, che non sono quelli dei cittadini italiani».

Tajani ne ha anche per il Pd, sia per il desiderio malcelato di modificare la legge elettorale in senso proporzionale, sia per le sortite fortemente ideologiche sulla cittadinanza facile e la coltivazione della cannabis in procinto di approdare in Parlamento. L'impressione insomma è che si stia perdendo lo spirito unitario e l'approccio realistico che un governo di larghe intese deve avere. «Il Pd sta cercando di fare di tutto per occuparsi della legge elettorale perché sa che con il sistema maggioritario perde le elezioni e quindi cerca di rimanere a galla col proporzionale» dice Tajani. «Movimento Cinquestelle da una parte e il Partito Democratico dall'altro stanno piantando paletti irricevibili e si stanno occupando solo dei loro interessi, che non sono quelli degli italiani».

Entrando nel merito della proposta sullo ius scholae l'ex presidente del parlamento europeo si chiede: «Se veramente si vuole puntare all'integrazione con lo ius scholae perché non accettare la nostra proposta di 5 + 3 anni a scuola, come hanno fatto tutti gli studenti italiani? Se vogliamo avere nuovi cittadini italiani questi cittadini devono conoscere la storia, la geografia, la lingua del nostro Paese. Non parlo di non integrarli, ma vogliamo che l'integrazione sia vera e seria.

Penso anche che se non si fanno i 5+3 anni di scuola, ci può essere un percorso di formazione professionale di primo livello certificata. Insomma tutti i percorsi formativi devono fornire la certezza che il giovane non italiano che vuole diventare cittadino italiano conosca la lingua, la storia e la geografia del nostro paese».

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