Il giorno dopo la bufera scoppiata per la frase sulla necessità di tutela della famiglia - «la famiglia va tutelata, ma senza figli non esiste», in quanto «bisogna guardare al futuro» - Antonio Tajani si difende in un lungo post pubblicato su Facebook.
«Mi spiace - scrive - che alcuni abbiano interpretato in maniera errata una mia frase sulla famiglia, estrapolata da un intervento dedicato alla crisi demografica in Italia». «Per fare fronte a questo fenomeno le famiglie, e in modo particolare le donne, devono essere messe in condizione di non considerare la maternità come una opportunità che leda il diritto al lavoro. E tocca allo Stato aiutare in modi diversi le donne (penso agli asili nido inseriti nel Recovery plan). Da sempre mi batto a difesa della famiglia e del ruolo della donna nella nostra società. Come da sempre sono un sostenitore delle adozioni (anche a distanza) che rappresentano un atto di amore. Lungi da me voler offendere chi non può avere figli. Ho cercato soltanto di esprimere un'opinione legittima e che va rispettata come tutte le altre sul calo demografico. Senza voler offendere e discriminare chicchessia».
Al di là delle dichiarazioni polemiche degli avversari politici, a far discutere sono le parole dell'ex compagna di Silvio Berlusconi. Francesca Pascale, da sempre sostenitrice della legge Zan, scrive su Instagram: «Ecco perché non voto più Forza Italia», accompagnata dalle note di The End dei Doors.
Il confronto è aperto anche dentro il partito azzurro. Il senatore Luigi Vitali, prima della puntualizzazione del coordinatore azzurro, scrive: «Tajani esprime un parere personale che non condivido ed è fuori dai principi liberali di Forza Italia». Critica anche Michaela Biancofiore. «Sono una persona molto riservata ma le incredibili parole sulla famiglia del vicepresidente del mio partito mi spingono a prendere le distanze e a rendere pubblico un problema personale. Ho avuto un tumore all'utero, da allora non posso più avere figli con metodi naturali. Mi dovrebbe essere negata anche una famiglia?».
Se Tajani sui social raccoglie critiche, ma anche consensi e aumenta il numero dei suoi follower, altri dirigenti azzurri però spiegano e contestualizzano le parole dell'ex presidente del Parlamento europeo. «È una tempesta in un bicchiere d'acqua» dice Gianfranco Rotondi. «Parlava nell'ambito della festa della mamma, e naturalmente valorizzava la centralità della esperienza di maternità e paternità. Le sue parole sono state estrapolate da un discorso complessivo nel quale non vi era certamente il proposito di mancare di rispetto alle famiglie senza figli». Claudia Porchietto fa notare che «si è limitato a riconoscere il valore fondamentale che i figli hanno in una dinamica familiare, non comprendo quindi la polemica e la strumentalizzazione. Pensiamo piuttosto a destinare risorse adeguate per asili nido e per tutte le altre politiche attive di sostegno a donne, madri e famiglie». Duro Francesco Giro: «Voleva solo esaltare la missione della famiglia. Per certo culturame fare figli sembra sia retrò. Dire poi che Tajani abbia avuto poco rispetto per chi non può avere figli è una imbecillità della politica politicante».
Alla vigilia della manifestazione milanese a favore del Ddl Zan, intanto, Paola Binetti spiega la proposta di legge depositata al Senato dal «centrodestra di governo» contro l'omofobia, un testo alternativo a quello del centrosinistra.
«Abbiamo voluto recepire il cuore profondo di questo Ddl che dice no alla violenza, qualunque forma di violenza perpetrata contro chiunque e per qualunque motivo. Il cuore del nostro testo è proprio questo: la violenza non è mai tollerata, un modo concreto di venire incontro ai bisogni di tutele e garanzie espresse più volte dalle persone che fanno parte della comunità Lgbt».
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