Tamponi gratis, pass e mascherine. I nodi da sciogliere sulla ripartenza

Test nelle discoteche, i parchi a tema riaprono il 15 giugno. Il passaporto verso l'estensione a 9 mesi di validità. Il Cts pronto a ridurre le tutele in estate, ma virologi prudenti sugli abbracci

Tamponi gratis, pass e mascherine. I nodi da sciogliere sulla ripartenza

Sulla road map fissata dal governo in tema di riaperture si procede, tra qualche dubbio che resta, e qualche soddisfazione che arriva. I parchi divertimento ad esempio. Se fino a ieri pomeriggio la loro riapertura era stata fissata a luglio, in serata è arrivata la conferma del presidente dell'associazione Parchi Permanenti Italiani e di Leolandia Giuseppe Ira che al Giornale spiega: «Riapriamo il 15 giugno. Non vediamo l'ora e siamo già in over booking, la gente ha voglia di divertimento. Mi ha chiamato anche il ministro Gelmini per dirmi che finalmente il governo ha stanziato 20 milioni di ristori per la categoria». La riapertura è perfettamente in linea con gli altri Paesi europei. Eurodisney ad esempio, ha fissato la riapertura per il 17 giugno. Una buona notizia non solo per le famiglie ma anche per gli oltre centomila lavoratori di un settore che ha sofferto molto per il Covid. L'anno scorso il 20 per cento dei parchi ha rinunciato all'apertura, cinque aziende italiane sono passate sotto il controllo di fondi stranieri e si sono persi 10mila posti di lavoro stagionali.

In Puglia intanto si prepara un test per la riapertura delle discoteche. In 2mila con il green pass entreranno in un locale a Gallipoli e, a fine serata, si sottoporranno a un nuovo tampone. «Non sarà una normale festa in discoteca, sarà un vero test scientifico. L'evento si terrà sulla base di un protocollo che garantisce tracciabilità al cento per cento e negatività all'accesso e monitoraggio con tampone dopo cinque giorni» dicono dalla discoteca Praja di Gallipoli. «Abbiamo proposto alla Regione Puglia la data del 5 giugno».

C'è voglia di ripartire e fiducia, i vaccini e i tamponi, l'attenzione e le cautele mostrano finalmente i primi segnali incoraggianti. Nel governo intanto si sta ragionando di estendere il green pass ad una durata di nove mesi. Ma c'è chi va oltre e rilancia come il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: «Sulla questione del green pass c'è un elemento sul quale la politica deve fare una riflessione cioè prevedere anche la gratuità dei tamponi, altrimenti si rischia di non mettere tutti i cittadini sullo stesso piano. Se un nostro concittadino contrae il covid viene curato gratuitamente e il vaccino viene somministrato allo stesso modo gratuitamente. Quindi anche sul tampone una riflessione di gratuità dovremmo farla».

E gradualità è la parola d'ordine anche tra i virologi. «Sono - ha spiegato Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico - per una progressione continua delle riaperture che ci induca all'attenzione e a volere l'obiettivo più importante della migliore estate possibile. Londra è più avanti, però anche loro continuano a ribadire di temere le varianti». E tra i dubbi che ancora rimangono c'è il tema dell'utilizzo della mascherina all'aperto. Al momento, ha detto chiaro Locatelli, «è troppo presto per rimuoverla, oggi la scelta non è ipotizzabile». Ma, ha aggiunto, «verrà il momento in cui potremmo abbandonarla». La decisione non sarà all'inizio di giugno, ma non è affatto escluso che con l'arrivo dell'estate, quando la metà della popolazione sarà vaccinata almeno con una dose, l'esecutivo possa fare questa scelta.

La stessa prudenza usata da Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario del Galeazzi di Milano, a proposito di uno degli argomenti del giorno: gli

abbracci. Ieri in Gran Bretagna sono stati informalmente «sdoganati». Ma Pregliasco, di fronte alla domanda se ci si può abbracciare, è andato con i piedi di piombo: «Magari con una tecnica speciale, schivando un pò il viso...».

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