Tav, ora Conte assicura: "Decisione senza preconcetti"

La Tav divide la maggioranza. Dopo la pubblicazione dell'analisi costi-benefici, Lega e M5S si trovano su posizioni opposte e - per ora - inconciliabili. Il Carroccio vorrebbe concludere l'opera, magari rivedendo un po' i costi; i grillini invece sembrano propensi al "no" definitivo. In mezzo c'è sempre il premier Giuseppe Conte, che ora promette una decisione "politica" nei prossimi giorni.

"L'analisi costi benefici sul Tav, affidata ad accreditati esperti, è stata ultimata e pubblicata sul sito del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture - dice il premier Conte - Avevamo garantito che gli esiti di questa valutazione sarebbero stati resi disponibili a tutti i cittadini, in modo da rendere trasparente l'intero processo decisionale. Da questa analisi tecnica, che non può essere definita di parte perchè non se ne condividono i risultati, il Governo muoverà nelle prossime settimane, per giungere a formulare una complessiva decisione politica, che non sarà condizionata da posizioni preconcette, ma sarà interamente mirata a realizzare l'interesse generale".

Eppure anche dall'Ue sono arrivate critiche all'analisi della commissione del Mit. "Lo stiamo ancora analizzando - fanno sapere dalla Commissione - Certo più passa il tempo e accumuliamo ritardi, più i rischi che conosciamo aumentano. Speriamo di avere un incontro produttivo con le autorità italiane".

Presto, dunque, si potrebbe arrivare alla decisione definitiva.

La Lega, intanto, ha già fatto sapere che "nel contratto di governo non c'è scritto 'no alla Tav''", quindi se le idee sono cambiate occorre "risedersi al tavolo". Una soluzione, come evocato oggi dal viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, potrebbe essere quello di avviare una consultazione popolare. Anche Salvini nei giorni scorsi si è dichiarato favorevole ad un referendum.