Quella telefonata Di Maio-Salvini: "Matteo ora basta, non li tengo"

Prima dello sbarco della nave Diciotti, Luigi Di Maio avrebbe chiamato al telefono Matteo Salvini per intimarlo a raggiungere una soluzione

Quella telefonata Di Maio-Salvini: "Matteo ora basta, non li tengo"

Ieri, in tarda serata, gli immigrati rimasti a bordo della nave Diciotti sono stati fatti scendere. Ma prima di arrivare a questa decisione definitiva, il ministro dell'Interno si è assicurato che i 150 migranti non rimanessero in Italia. L'apertura è arrivata dalla Chiesa italiana, dall'Albania e dall'Irlanda. Ci sarà, quindi, una redistribuzione come voleva fin dall'inizio Matteo Salvini. Questa redistruzione, però, gli è costata cara: il vice premier è finito nel registro degli indagati per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio. Ma cosa è successo prima di tutto questo?

Facciamo un passo indietro. Il caso della nave Diciotti ha creato parecchi malumori e mal di pancia dentro e fuori il governo. Perché se Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono sempre stati convinti sulla linea da tenere con i migranti e con l'Unione Europea, Roberto Fico ha fatto il bastian contrario e si è messo di traverso. "La giusta contrattazione con i Paesi dell'Unione Europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone - tra cui alcuni minori non accompagnati - devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue", aveva detto solo tre giorni fa. Da questo momento si è creata una vera e propria spaccatura all'interno del Movimento 5 Stelle. Ed ecco che qui arriverebbe una telefonata segreta.

Stando a quanto scrive il Corriere della Sera, infatti, prima dello sbarco della nave Diciotti ci sarebbe stata una telefonata tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Sarebbe stato proprio il grillino a telefonare al leghista. "Matteo ora basta, trova una soluzione - sarebbe il contenuto della telefonata -. I miei non li tengo più, hai visto cosa sta succedendo?". Il riferimento di Di Maio va sicuramente a tutti quei grillini che in questi giorni hanno chiesto lo sbarco immediato degli immigrati, andando contro la linea comune del governo giallo-verde. Il vice premier pentastellato, quindi, avrebbe cercato di tenere i suoi buoni in tutti i modi, finché è arrivato "al limite".

Poi il resto lo hanno fatto Albania, Irlanda e Chiesa italiana, i magistrati e Matteo Salvini...

Intanto, Luigi Di Maio si è affrettato a smentire questa telefonata misteriosa.

Intervistato da Sky Tg 24, risponde "no, assolutamente" quando gli viene chiesto se abbia sollecitato Matteo Salvini sullo sbarco della Diciotti dicendo "i miei non li tengo". "Ci sono state tante telefonate tra me, Conte, Salvini, Moavero perché stavamo cercando paesi che ci aiutassero nella redistribuzione dei migranti", ha chiosato.

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