'Giù le mani dai bambini'. Questo è il titolo della ontro manifestazione promossa oggi da Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, per contrastare il convegno "Bambini in rosa", che ha organizzato il gruppo "Sì Toscana a Sinistra" per propagandare la teoria gender.
"I consiglieri di sinistra che si oppongono alla giunta Rossi teorizzano la fluidità dei sessi dei bambini, ossia dicono che i bambini possono scegliere se sentirsi maschi o femmine o se vogliono diventare trans. Addirittura faranno parlare in videoconferenza un bambino di 14 anni che ha cambiato sesso", spiega a ilGiornale.it il meloniano Donzelli che oggi affronterà il tema insieme a esperti del settore come Filippo Savarese, direttore campagne CitizenGo Italia; Federica Picchi, fondatrice Dominus Production; Daniele Mugnaini, presidente Associazione psicologi e psichiatri cattolici della Toscana; Federico Iadicicco, coordinatore del dipertimento vita e famiglia di Fratelli d'Italia.
"Non si possono convincere i bambini che possono diventare trans. Da bambini non si può far passare il messaggio che uno il sesso se lo sceglie perché si creano dei disturbi psicologici gravissimi. Poi quando saranno grandi, una volta maggiorenni, in base alle loro inclinazioni sessuali, decideranno loro se cambiare sesso oppure no", ribadisce Donzelli.
L'esponente di Fratelli d'Italia denuncia la pericolosità di un evento del genere in una Regione come la Toscana che sta prendendo una deriva profondamente pro gender: "A Viareggio ci sono in consultori per i trans e molte associazioni gay e lesbiche entrano già alle elementari nelle scuole, con la scusa di fare corsi contro la violenza di genere per arrivare a dire ai bambini che è normale sentirsi un giorno maschi e il giorno dopo femmine".
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