Una ventina le candidature messe nero su bianco. Una ventina di nomi per portare o riporta il centrodestra alla guida delle principali città italiane. Tutti nomi, tra l'altro, provenienti dalla società civile (medici, imprenditori e manager di successo). Ed è di loro che si è parlato nel nuovo vertice della coalizione di centrodestra, con Silvio Berlusconi collegato in via telematica, mentre Giorgia Meloni e Matteo Salvini si sono trovati faccia a faccia negli uffici della Lega al Senato (con loro anche Antonio Tajani, Licia Ronzulli, Giancarlo Giorgetti e Ignazio La Russa).
Per le Comunali della primavera prossima Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia stanno vagliando le possibili candidature che entro poche settimane verranno ufficializzate. L'obiettivo è quello di iniziare la campagna elettorale quanto prima. In palio ci sono città come Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. E all'elenco si è aggiunta anche la nuova sfida per la Regione Calabria, dopo la morte di Jole Santelli.
All'uscita della riunione bocche cucite sui possibili candidati. Che - assicurano sia Salvini che la Meloni - sono tutti presi dalla società civile e non hanno, nel loro passato, esperienze di politica diretta. Questa precisazione del leader della Lega farebbe mancare terreno sotto i piedi di chi negli ultimi giorni ha addirittura ventilato l'ipotesi di un ritorno in campo dell'ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino, questa volta contro il suo ex partito.
L'identikit lo propone lo stesso Berlusconi: «Personalità forti, capaci di vincere, ma soprattutto di dare buongoverno alle grandi città a partire dalla Capitale». E i primi nomi che circolano in queste ore sono quelli di Guido Bertolaso, dell'ex comandante generale della Gdf, Giorgio Toschi. Durante il summit sono stati fatti anche i nomi dell'imprenditore farmaceutico Sergio Dompè e dell'ex calciatore del Milan, Franco Baresi (per Milano), e - per Torino - dell'imprenditore Paolo Damilano, che proprio nei giorni scorsi ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini. I nomi dell'ex capo della Protezione civile e dell'ex comandante generale della Guardia di Finanza (Giorgio Toschi), secondo le prime indiscrezioni, sarebbero stati fatti proprio per la piazza capitolina.
Già in settimana è in programma un nuovo incontro, come annunciato dal vicepresidente di Forza Italia. «Abbiamo fatto un'analisi di molti nomi - spiega Antonio Tajani, anch'egli presente per gli azzurri insieme con la senatrice Ronzulli - perché abbiamo trovato molte disponibilità».
Come comun denominatore di questo tavolo di coalizione è l'ottimismo. Sottolineato dalla stessa leader di Fratelli d'Italia. «È stato un incontro molto proficuo - sintetizza la Meloni -. Sono davvero molte le proposte interessanti messe sul tavolo». E comunque non ci saranno metodi spartitori. I candidati della società civile saranno candidati comuni fin dall'inizio. «Il vertice di oggi - sottolinea Anna Maria Bernini, capogruppo azzurro al Senato - rafforza nelle fondamenta la coalizione e ribadisce un metodo che per noi è dirimente: nessuno può decidere da solo, ma serve il confronto e la condivisione delle proposte e soluzioni per fare buona politica nell'interesse comune».
Intanto si è aperto anche il capitolo Calabria.
«Non abbiamo nessuna tentazione - spiega Cristian Invernizzi che della Lega è il segretario calabrese - e non abbiamo intenzione di prolungare la reggenza di Nino Spirlì. Stiamo già lavorando per consentire ai calabresi di tornare al voto il prima possibile ed esprimere così il nome del nuovo presidente della loro regione».
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