Conte e Salvini si schierano al fianco di Tria. Il ministro delle Finanze è finito nel mirino del M5S per via del caso Bugno e per la mancata firma dei decreti per i rimborsi dei cittadini truffati dalle banche. Dopo le voci e l'irritazione del titolare del Mef contro i grillini ("Avete usato spazzatura"), il premier e il vicepremier rassicurano Tria sulla tenuta della sua posizione.
"Il ministro sotto assedio? - dice Salvini - No, non mi sembra. Se ciascuno fa il suo lavoro non deve avere nessun timore". Sulla stessa linea anche Giuseppe Conte, che dal Quatar ha respinto ogni ipotesi di abbandono da parte di Tria. "Invito tutti i ministri a non lasciarsi distrarre da timori e preoccupazioni - afferma - non ci sono ragioni di timori o preoccupazioni. Ho sentito di ventilate dimissioni, non c'è niente all'ordine del giorno".
Resta il fatto che l'aria nella maggioranza non è delle migliori. Lega e M5S si scontrano su tutto, dai rom alla castrazione chimica, e non mancano le frizioni tra Salvini e Di Maio. E ora il titolare del Viminale sembra aver deciso di prendere le parti del collega delle Finanze attaccato dal Movimento.
Il premier Conte ha comunque invitato Tria a firmare il prima possibile i decreti sui
rimborsi dei truffati delle banche. "È un impegno del governo, un impegno assunto da entrambe le forze politiche", ricorda il presidente del Consiglio. Che già nei giorni scorsi si era schierato in difesa del suo ministro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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