L'Inps del presidente Pasquale Tridico è in pieno marasma. Ogni giorno l'istituto sforna cifre contrastanti sull'erogazione della cassa integrazione straordinaria che, purtroppo, ha lasciato a terra decine di migliaia di dipendenti italiani. Ma, anziché scusarsi per il disagio, circostanza derivante dall'aver scaricato sull'ente decine di milioni di prestazioni (oltre alle pensioni e alle prestazioni sociali anche il nuovo reddito di emergenza e ii bonus per gli autonomi), il numero uno dell'Inps non trova di meglio che passare all'attacco dei suoi detrattori con aria professorale. Ieri a In mezz'ora in più Tridico ha aggiornato i dati del «disastro-Cig», ovviamente in direzione a lui più favorevole.
«Le persone che non hanno ricevuto la Cig sono 25mila al 31 di maggio», ha spiegato sottolineando che si tratta di posizioni particolari al vaglio dell'istituto. Sabato scorso era stata proprio l'Inps a evidenziare che il numero di lavoratori che non ha ricevuto almeno un pagamento al 17 giugno è di 134.358. Per la maggior parte (108.590), secondo quanto argomentato ieri, si tratta di domande ricevute a giugno. Ecco quindi che il numero dei «malcapitati» senza reddito scende a 25mila. Dichiarazioni contestate da Maurizio Gasparri (Fi). «La tabella fonte Inps mostrata in trasmissione, della quale Tridico ha evitato di parlare», ha chiosato citando i dati Inps, segnala «691mila domande - i famosi SR41- non pagate al 19 giugno. Ogni domanda SR41 di una azienda ovviamente riguarda più persone e si torna quindi a 1, 2 milioni di italiani senza pagamenti pur avendone da tempo pieno diritto».
«La percezione» diffusa che la Cig non arrivi è «probabilmente» dovuta alle attese di persone «che non hanno diritto» alla prestazione. Dal punto di vista complessivo, il presidente dell'Inps ha rimarcato i dati aggregati: 11 milioni di persone sono state pagate tra bonus e cig per 15 miliardi di euro. Insomma, se non arriva, è perché non se ne ha diritto. Chissà cosa accadrà se a ricevere la stessa risposta saranno le imprese che, indebitandosi ulteriormente con le banche, hanno anticipato l'ammortizzatore sociale ai propri dipendenti.
«La Cig è stata pagata per 5,3 milioni di prestazioni, mentre le aziende hanno anticipato la cassa per 4,7 milioni» ha tagliato corto. Tridico non ha fatto ammenda: lo sforzo dell'Inps è stato «straordinario ed enorme» e le accuse sono «polemiche politiche».
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