Roberto Speranza è stato ospite di DiMartedì e ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica in Italia, dando anche possibili termini per la ripartenza. "Spero che per la fine dell'estate ogni italiano che vorrà potrà ricevere la vaccinazione. Dobbiamo lavorare giorno e notte e avremo un percorso che sarà di graduale miglioramento", ha detto il ministro a La7. Esiste una data certa? No, e su questo Speranza non ha azzardato nessuna ipotesi determinata: "Lo dico con chiarezza: non c'è una data x, non c'è un momento magico da segnare sul calendario in cui scompaiono tutte le misure e si torna come prima, ci sarà una gradualità".
Gradualità è la parola che più di tutte gli esperti pronunciano nelle ultime settimane e che anche i leader politici invocano per il ritorno a una situazione di quasi normalità. La campagna vaccinale dovrà necessariamente incrementare nelle prossime settimane e sarà fondamentale capire le decisioni dell'Ema su AstraZeneca. Se venisse bloccato per i soggetti under 60 sarà necessario anche rimodulare il piano di vaccinazione ma per il momento si tratta solo di ipotesi. Roberto Speranza è comunque fiducioso sull'andamento della campagna di immunizzazione: "Penso che da qui alla fine dell'estate possiamo essere nella condizione per dare il vaccino a tutti gli italiani che lo vogliono e questo ci mette nelle condizioni di aprire una stagione completamente diversa da quella in cui siamo ancora oggi".
Le riaperture saranno graduali e commisurate alla situazione epidemiologica, che al momento resta grave. Il ministro della Salute ha posto diversi paletti nel corso della sua intervista a DiMartedì, anche e soprattutto per le vacanze: "Non è il momento di viaggi, anche la quarantena è un deterrente, è un messaggio che significa 'proviamo ancora a reggere'. Non abbiamo di fronte anni di difficoltà, credo che già nelle prossime settimane grazie alle misure che abbiamo adottato e all'accelerazione della campagna vaccinale vedremo risultati che andranno nella direzione giusta". Ancora una volta il governo chiede sacrifici agli italiani che, si spera, saranno limitati nel tempo.
Intanto a proposito della campagna vaccinale, Roberto Speranza nelle ultime ore ha firmato un protocollo con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, in intesa con le parti sociali, per accelerare sulle vaccinazioni in azienda.
Non sarà un obbligo ma ci sarà l'adesione su base volontaria e non sarà previsto un requisito minimo di carattere dimensionale per le aziende, che potranno candidarsi liberamente. Negli spazi messi a disposizione dalle aziende aderenti sarà possibile vaccinare solamente i lavoratori dipendenti. Pare sia prevalsa la linea di escludere i familiari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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