Sgarbi portato di peso fuori dalla Camera: "Lo faccio per tenere allenati i commessi"

Ancora un'uscita di peso dall'emiciclo per Vittorio Sgarbi, espulso dall'aula dal presidente di turno per non aver indossato la mascherina

Sgarbi portato di peso fuori dalla Camera: "Lo faccio per tenere allenati i commessi"

Ancora una gornata movimentata alla Camera, dove per la seconda volta in pochi mesi Vittorio Sgarbi è stato portato via di peso dai commessi. Oggi alla Camera dei Deputati è in corso la discussione sul dl Zan. Durante la discussione sull'istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia, presente al punto 6 del decreto, la discussione in aula si è accesa ancor di più e fonti interne riferiscono che è stato come "assistere alla contrapposizione tra due diverse tifoserie". Vittorio Sgarbi è stato uno dei più passionali nel difendere la sua contrarietà e così, nell'esporla con veemenza, si è tolto la mascherina. Inutili i richiami del presidente di turno, Maria Edera Spadoni: all'ennesima richiesta non ascoltata, infatti, il deputato Sgarbi è stato accompagnato fuori forzatamente dai commessi della Camera.

Nonostante il Paese stia soccombendo sotto una delle più tragiche crisi economiche della storia moderna, derivante da una pandemia mondiale a causa della quale l'Italia è in stato di emergenza dallo scorso 31 gennaio, nell'emiciclo gli animi si fanno infuocati per la discussione del decreto Zan sull'omofobia. Vittorio Sgarbi in precedenza si era già reso protagonista di un altro scontro in aula, stavolta con il presidente Roberto Fico. La seduta odierna si è aperta con il ricordo del governatore della Calabria Jole Santelli, recentemente scoparsa, a cui è stata dedicata l'odierna giornata di lavori. Ancora una volta, Roberto Fico ha ripreso il critico d'arte impegnato a esprimere il suo pensiero ma senza indossare la mascherina. Una scena che si è ripetuta a distanza di una settimana dallo scontro precedente, durante il quale Vittorio Sgarbi aveva dichiarato in aula di soffrire di patologie tali che non gli permettevano di indossarla, tanto che avrebbe fornito regolare certificato medico.

Vittorio Sgarbi, quindi, ha etichettato Roberto Fico come "fascista", parola spesso utilizzata nell'emiciclo in altre occasioni, che stavolta è stata considerata insultate da parte del presidente. Finito questo momento, con gli animi evidentemente ancora caldi, è stato il momento del secondo round alla Camera ed ecco che a scontrarsi sono Vittorio Sgarbi e Maria Edera Spadoni. A far animare il critico d'arte anche il rifiuto da parte della presidenza delle votazioni di un emendamento della Lega a scrutinio segreto. Le proteste durante l'intervento di Silvia Benedetti del Gruppo Misto sono costate l'espulsione forzata dalla Camera per Vittorio Sgarbi. I lavori sono stati sospesi per 5 minuti per poi ripartire, anche se il clima nell'emiciclo non si era disteso. Il deputato Leu, Erasmo Palazzotto, ifatti, ha voluto ulteriormente polemizzare: "Non sono più disponibile a stare in Aula in queste condizioni senza sicurezza, con assembramenti e il deputato Sgarbi che non indossa la mascherina".

Fuori dall'aula, Vittorio Sgarbi non ha potuto fare a meno di commentare a modo suo quanto accaduto pochi minuti prima: "Sono stato nuovamente espulso dall'aula di Montecitorio. Mi hanno ancora portato via di peso. Sia chiaro: lo faccio per tenere allenati i commessi...".

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