Zingaretti choc: "Fosse comuni con Salvini e Meloni al potere"

Il leader dem sfrutta le vittime del Covid per attaccare i rivali. La replica: "La sinistra insulta e diffonde odio"

Zingaretti choc: "Fosse comuni con Salvini e Meloni al potere"

Primo giorno di festa dell'Unità a Bologna (Parco Nord). A inaugurarla ovviamente il segretario del partito erede del Pci. Esaltato dalla cornice, forse, il leader del Pd Nicola Zingaretti scivola su paragoni e allusioni. E gli scappa l'immagine a dir poco apocalittica di fosse comuni sulle spiagge «se avessimo avuto la Meloni e Salvini al governo».

Pur di non parlare del referendum (ma le domande del pubblico erano tutte sul voto referendario), Zingaretti ha tirato in ballo l'Europa, il Recovery Fund e la «bravura» di questo esecutivo nel portare a casa la fetta più grande di quello stanziamento europeo. «Se avessimo avuto al governo Salvini e la Meloni, che ogni giorno attaccano l'Europa e che sul virus hanno gli atteggiamenti negazionisti dei loro amici Bolsonaro e Orban, dove saremmo oggi? Con le fosse comuni sulle spiagge?»

La reazione degli «amici di Bolsonaro» non si è fatta attendere. «Delle due l'una - tuona la leader di Fratelli d'Italia -: Zingaretti ha pronunciato davvero queste parole e questo sarebbe di una gravità inaudita; oppure se non le ha dette ma non le smentisce, allora vuol dire che le condivide e il suo silenzio vale come assenso. Il che sarebbe altrettanto ignobile e tradisce l'idea che questi eredi di Tito e della cultura comunista hanno degli avversari politici, ai quali associa i termini fosse comuni. Sono schifata da questa sinistra, che predica il rispetto ma diffonde odio e insulta senza ritegno chi la pensa diversamente».

La Meloni non si trattiene poi dal ricordare il modo distratto e imprudente (se non negazionista) con il quale proprio il segretario dem si è «infettato» a fine febbraio durante un evento milanese. «E dire che - chiosa la leader di Fratelli d'Italia - quando tu, caro Zingaretti, hai preso il Covid grazie ai tuoi atteggiamenti, quelli sì negazionisti, modello andiamo in giro a fare gli scemi con lo spritz perché l'unico virus è il razzismo, noi ti abbiamo augurato con sincerità pronta guarigione, invece di dire che te l'eri cercata».

E mentre anche Orban, dalla lontana Ungheria smentisce Zingaretti con i fatti piuttosto che con le parole (chiudendo cioè le frontiere per la seconda ondata), Salvini fa spallucce e associa la caduta di stile del segretario del Pd alla paura di perdere la faccia e i voti nella prossima tornata elettorale. «L'incapace Zingaretti dichiara che con Salvini al governo ci sarebbero le fosse comuni sulle spiagge. Che pena, che squallore, che paura di perdere elezioni e poltrona» sentenzia il leader della Lega, che poi riprende l'immagine «marinaresca» per tornare su un suo cavallo di battaglia. «Con la Lega al governo - conclude - si arrestavano scafisti, si controllavano porti e confini, si salvavano vite». Senza replicare con la stessa furia con cui fu subissato proprio dagli esponenti del Pd e de movimento grillino allorché uso in maniera sventata l'espressione «lager» parlando della scuola come risultatava dalle linee guida del ministero guidato dalla Azzolina.

«Se gli argomenti contro di me - ha agguinto durante un collegamento con la trasmissione L'aria che tira - sono Mastella che mi dà del guappo, la Azzolina che mi dà del gaglioffo, chiedo se è normale che il governatore della Regione Lazio Zingaretti dice che se fossi stato al governo avremmo avuto le fosse comuni sulle spiagge. Vi pare normale?»

«E questa sarebbe la sinistra che si candida a

voler governare il Paese? - si chiede indignato il presidente dei senatori di Fratelli d'Italia, Luca Ciriani - Una sinistra che soltanto a parole predica tolleranza ma che nei fatti utilizza un linguaggio pieno di violenza»

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